Pubblicato il 16/02/2017, 17:34 | Scritto da Andrea Amato

Sanremo: le polemiche sulla giuria sono inutili, ecco la nostra proposta

La giuria di qualità di Sanremo ha dato zero ad Al Bano e Gigi D’Alessio

È passata una settimana dall’eliminazione di Al Bano, Gigi D’Alessio e Ron al Festival di Sanremo e le polemiche non sembrano spegnersi. Il cantante napoletano, in un’intervista al settimanale Chi, ha accusato prima Carlo Conti di averlo usato per fare ascolti e poi la Giuria di qualità che gli ha assegnato “zero”, di fatto mandandolo a casa prima del tempo.

Capisco perfettamente il “fastidio” che può provare Gigi D’Alessio, votato dalla gente e bocciato da Greta Menchi, Linus, Violante Placido, Giorgia Surina e gli altri, ma i toni che ha usato non sono ammissibili. Facciamo un po’ di ordine: D’Alessio non avrebbe mai vinto, ma con un voto più clemente della Giuria sarebbe sicuramente arrivato alla finale del sabato, per poi piazzarsi probabilmente verso metà classifica o forse meno. Probabilmente questo, a ragione, non l’avrebbe fatto arrabbiare. E allora si potrebbe anche dire che eliminare i concorrenti durante la settimana è inutile e umiliante, ma la tensione emotiva dell’eliminazione fa ormai parte del linguaggio televisivo, soprattutto per un evento tv che dura cinque giorni.

Il secondo punto riguarda la Giuria di qualità: poteva essere meglio assortita? Probabilmente sì dal punto di vista di Gigi D’Alessio, ma magari avrebbe poi penalizzato altri cantanti, chissà. Con giurati diversi, magari, oggi avremmo un D’Alessio sereno e magari un Samuel inferocito (per citare due poli opposti della musica italiana). Gli insulti a Greta Menchi, poi, sono davvero fuori luogo: la ragazza non sarà una cantante o un critico musicale, ma è una delle youtuber più seguite dalle giovani generazioni, quelle che poi alla fine consumano più musica di tutti. Capisco che è difficile da accettare per uomini come Al Bano e D’Alessio, ma ormai devono farci i conti.

Per anni abbiamo stressato gli organizzatori dei Festival di Sanremo perché avevano appaltato in toto il destino della gara canora al televoto via sms, storicamente ad appannaggio dei più giovani, appassionati per lo più dai cantanti usciti dai talent show televisivi. O per dirla alla Maria De Filippi: ad appannaggio dei «bimbiminkia». Per questo Carlo Conti ha reintrodotto la Giuria di qualità, per bilanciare l’età media dei giudizi e anche, diciamolo, per tutelare la vecchia guardia dei sanremesi, seguita da un pubblico più adulto, che difficilmente si mette a televotare il cantante preferito.

Se giustamente Maria De Filippi nell’ultima conferenza stampa di Sanremo ha proposto di rendere il voto dei giurati palese, noi andiamo oltre e suggeriamo di dichiarare la composizione della Giuria di qualità prima del cast dei cantanti. A quel punto ogni artista può decidere in anticipo se presentarsi a Sanremo per farsi giudicare da quelle persone. Per evitare altre scene come quella in cui Gigi D’Alessio, una volta scoperto che in giuria c’era Linus, ha detto: «Anna (Tatangelo, ndr.), non disfare la valigia, sicuramente torniamo a casa presto».

 

Twitter@andreaaamato

 

(Nella foto la Giuria di qualità del Festival di Sanremo)