Pubblicato il 11/01/2017, 15:32 | Scritto da Tiziana Leone

Maria De Filippi: Piena fiducia in Carlo Conti. Dire di no sarebbe stato stupido

Maria De Filippi: Piena fiducia in Carlo Conti. Dire di no sarebbe stato stupido
La conduttrice ha spiegato i motivi che l'hanno spinta ad accettare l'invito che Conti le ha rivolto quest'estate. Sono bastati pochi incontri per decidere. Lei sarà co-conduttrice a tutti gli effetti. Trattative ancora aperte per Maurizio Crozza.

Come anticipato da TvZoom, Carlo Conti e Maria De Filippi hanno presenziato alla prima conferenza stampa ufficiale del Festival

Arriva, non arriva. «Vado a prenderla». Carlo Conti si alza dal tavolo della conferenza stampa. Va a cercarla. «Non la trovo. Pare che ci abbia ripensato, avevo preparato anche la sedia, le avevo fatto consegnare una busta, ma il postino non l’ha trovata evidentemente. Lasciamo la parola al sindaco». Teatrino puro. Parla il solito sindaco con le sue piazze, le sue vie, i fiori, i bar aperti, gli alberghi, il nuovo museo civico della città e pure il concorso del bouquet Sanremo. Vabbè. Ma quanto durano ‘sti preliminari? Poco, finalmente arriva la Maria, tutta di nero vestita, fiori in mano, asciutta, nessuna intercessione a sorrisi di troppo. come del resto noi di TvZoom avevamo anticipato ieri (leggi qui). «L’anno scorso, finito il Festival, tornando a casa pensavo ora che mi invento il prossimo anno? – attacca Conti –. Ci vuole il top, un’idea diversa dagli altri anni, allora ho pensato a Maria De Filippi. Ho cominciato a ripensarci a luglio, l’ho chiamata e abbiamo preso un caffè insieme, non il primo di una lunga serie. Ad agosto abbiamo cercato di concretizzare l’idea, è stato difficile trovare il punto di incontro, lei era in vacanza all’Argentario, io un po’ più su, alla fine abbiamo trovato il punto di incontro a Follonica, e abbiamo fatto il patto di Follonica».

Maria è seduta accanto, lo ascolta mentre racconta le canzoni, la gara, le eliminazioni, le serate, sa perfettamente che tutti aspettano che lei dia la sua versione. Ma prima c’è l’elenco, breve, degli ospiti. «Rocco Tanica dalla sala stampa con la sua rassegna, Tiziano Ferro, Giorgia, Mika, Ricky Martin». Poi finalmente l’oracolo parla: «Sono venuta perché immagino che abbiate passato notti insonni per sapere se c’ero – ironizza -. Ma siamo qua. Ringrazio la Rai e Carlo, per me è motivo di orgoglio partecipare al Festival di Sanremo, il più importante per la musica italiana. Ringrazio Mediaset e Piersilvio Berlusconi perché vivo nella totale libertà da anni di poter scegliere cosa fare. E poi vi spiego perché ho accettato. Per la grande stima che ho per Carlo: la mia è una partecipazione vera e propria, con tutta me stessa, con tutta la mia empatia verso di lui, Carlo è e rimane il direttore artistico, io non ho preso parte ad alcuna decisione riguardo al contenuto del Festival, non ho sentito le canzoni, perché è il Festival della Rai e di Carlo, però non avrei mai accettato se non avessi stima assoluta di Carlo. Abbiamo in comune il modo di pensare al nostro lavoro, che non va alla ricerca di nessuno scandalo, ma di un Festival che abbia al centro la canzone». Amen. Inevitabile la domanda sull’eventuale presenza di vallette: «Bastiamo io e Maria alla conduzione e poi con quello che c’è costata non abbiamo più una lira per pagare gli altri – scherza Conti -. Anzi approfitto per sottolineare che Maria partecipa a puro titolo gratuito, non percepisce un euro». Maria, santa subito.

«Non so cosa farò, non ne abbiamo ancora parlato – aggiunge la De Filippi –. Di certo Carlo parla molto di più rispetto a me». «Una storia di C’è posta per te con me durerebbe un minuto», replica lui. «Ma poi perché ci devono essere le vallette a Sanremo e non i valletti?». I due scherzano, si passano la palla, fanno le prove generali di quel che accadrà sul palco dell’Ariston. Persino Piersilvio le ha data la sua benedizione: «Era molto tranquillo quando gliel’ho detto, mi ha chiesto se mi sarebbe piaciuto, gli ho risposto di sì e allora mi ha detto fai ciò che vuoi. La conversazione è durata tre minuti, e sono esagerata. Mi sembra che da anni si capisce che Mediaset non ha alcun problema riguardo al Festival, non è la prima volta che c’è qualcuno dell’azienda in un evento come questo». Eppure anche lei si è emozionata una volta arrivata in riviera. «Ho percepito la presenza della Rai, del posto in cui ero – confessa -. Quando Carlo me ne ha parlato mi ha preso un colpo, ogni anno usciva fuori il mio nome su Sanremo e per la prima volta si verificava realmente. Ci ho pensato a lungo, mi sono consultata con Maurizio Costanzo che non è mai stato contrario, alla fine mi sembra di aver detto sì». Cosa non la convinceva? « Nulla, quando faccio i programmi me ne occupo in tutto, qui si trattava di affidarsi completamente ad altri – ammette –. La domanda che dovevo farmi era se avevo fiducia in loro. Ce l’avevo, quindi non dovevo aver paura».

Nell’idillio Conti-De Filippi si infila Maurizio Crozza, sulla cui presenza il conduttore non si sbilancia. «Magari – dice Conti –. Io al Festival ci metterei Benigni, Fiorello, Zalone, Pieraccioni e Panariello. Crozza è ancora una meravigliosa suggestione, dico magari con settanta punti esclamativi». Chiusa parentesi. Si torna al minuetto della Smart festivaliera, visto stanno bene in due e non gli serve nessun altro. «Escludo categoricamente che io possa fare il prossimo Festival – insiste la De Filippi -. Farò come tutte quelle che mi hanno preceduto: canta Tizio, dirige l’orchestra Caio, basta che non mi spegnete il gobbo». Riattacca Conti: «Sono sempre stato in scena, quest’anno vorrei starci un po’ meno. Alcune cose le faremo insieme, come le interviste».

«Faremo dei ricordi per chi non c’è più. E magari, perché no, anche quello di Franco Califano», risponde così Carlo Conti al collega Paolo Giordano de Il Giornale, che chi gli fa notare l’appello social di Pierluigi Diaco: «Il 30 marzo saranno 4 anni dalla morte di Franco Califano. Sarebbe bello se conti e De Filippi lo ricordassero in una serata del Festival. Da quando è scomparso Franco il Festival non ha mai omaggiato come si deve uno dei più grandi autori della musica leggera italiana. Mi appello alla sensibilità di Carlo Conti e Maria De Filippi. Mi auguro che nella serata delle cover trovino un momento per ricordarlo». E così forse sarà.

La chiusa spetta a Maria, sempre un passo indietro rispetto a questa Rai che l’ha voluta così tanto. «Chi fa il mio mestiere si deve prendere certi rischi, soprattutto se ti chiamano per una cosa così bella, non puoi sempre pensare se ti conviene o no. La mia presenza al Festival non cambia nulla, ma cambia qualcosa a me perché faccio una cosa che non rifarò mai forse e mai avrei pensato di fare. Il Festival ha sempre fatto ascolti pazzeschi senza di me, quindi dire di no sarebbe stato molto stupido: la farò anche se magari mi direte che ho fatto schifo, però ho fatto quello che volevo fare». Maria la modesta che ha fiducia in questa Rai, mentre Mediaset fa il tifo per lei e Discovery piange per averla persa.

 

Tiziana Leone

 

(Nella foto Maria De Filippi e Carlo Conti)