Pubblicato il 07/01/2017, 12:01 | Scritto da La Redazione

Metti Crozza all’Ariston e il Festivalone è servito

Con la De Filippi (Mediaset) e Lodovica Comello (Sky) rappresentato tutto l’arco costituzionale tv

 

 

Rassegna Stampa: Il Messaggero, pagina 24, di Marco Molendini

 

Contatti di Conti con il comico pronto a partire da marzo a Discovery: Sanremo sarebbe un ottimo trampolino di lancio

La sua presenza e le sue maschere politiche potrebbero assicurare quell’adrenalina polemica che garantisce buoni ascolti

 

Metti Crozza all’Ariston e il Festivalone è servito

 

CON LA DE FILIPPI (MEDIASET) E LODOVICA COMELLO (SKY) RAPPRESENTATO TUTTO L’ARCO COSTITUZIONALE TV

 

IL PERSONAGGIO

Non c’è Festival della canzone senza il comico di complemento. E, adesso, Carlo Conti ha anche il comico, anzi il supercomico, Maurizio Crozza, mattatore dei travestimenti che conosce bene il palco dell’Ariston e che, stando alle anticipazioni, dovrebbe essere il terzo incomodo chiamato a dirigere il traffico del prossimo Sanremo per tutte e cinque le serate con il compito di fare da guastatore. Nessuna conferma ufficiale per ora (la firma pare che debba ancora arrivare), come non ne sono state date dalla Rai su Maria De Filippi, ma d’altra parte fra pochi giorni, mercoledì, c’è una conferenza stampa in cui qualcosa bisognerà pure dirsi. Intanto, le notizie camminano con le loro gambe. Ieri, a dare la stura, è stato il sito di cose televisive DavideMaggio.it. E, del resto, l’idea di una convocazione di Crozza nella carovana festivaliera ci sta tutta. Persa Virginia Raffaele, c’era bisogno di qualcuno che garantisse l’alleggerimento della liturgia canora e la soluzione è la migliore possibile, per talento e popolarità. Oltretutto la sua presenza e quella delle sue maschere politiche (da Renzi a Berlusconi, a De Luca, a Beppe Grillo, ultimamente anche Gentiloni, eccetera, eccetera) sono l’ingrediente che può assicurare quell’adrenalina polemica che ha sempre portato benefici in termini di attenzione e di ascolto. Non solo, dopo aver chiamato la De Filippi strappando il si di Mediaset, ora Conti convoca quello che finora è stato uomo immagine di La7, con il suo esilarante Crozza delle meraviglie e con i siparietti a Di martedi, e sarà futuro portabandiera dell’arrembante Discovery: insomma, l’arco costituzionale televisivo a Sanremo è praticamente coperto (e anche Sky è coperta con Lodovica Comello in gara). Quanto basta per confortare il conducator Conti sul fatto che la sua terza esperienza all’Ariston (tre Festival di fila aveva avuto il coraggio di farli solo Baudo) possa partire con tutte le carte in regola per assicurarsi il successo, garantendogli di uscirne sano e salvo e, magari, nelle condizioni pure di accettare un ulteriore prolungamento del suo impegno (anche se per ora nega tale ipotesi).

IL TRASLOCO Quanto a Crozza, che si è appena trasferito a Discovery (con un gran bel contratto, si parla di 3 milioni e mezzo), il suo nuovo show ripartirà da marzo: l’apparizione sanremese è perfetta per garantire un giusto riverbero a quel debutto. La cosa, poi, non farà certo dispiacere al network che lo ha sotto contratto dal primo gennaio e che sta investendo molto per lanciarsi, puntando al tasto 9 del telecomando. In più la disponibilità a prestare un proprio artista potrebbe rientrare anche in un gentlemen behaviour, uno scambio di cortesie mentre si discute con Viale Mazzini su come gestire i diritti delle Olimpiadi estive e invernali future (Discovery che controlla anche Eurosport si è assicurata l’opzione per quattro edizioni: 2018, 2020, 2022, 2024). L’ultima volta che Crozza si è presentato a Sanremo è stato tre anni fa, conduzione di Fabio Fazio, che già l’aveva chiamato per l’edizione precedente. In quel caso il comico si presentò nei panni di Sivio Berlusconi, qualcuno dalla platea lo contestò al grido di «no politica a Sanremo» e lui, prima di riprendersi, ebbe un momento imbarazzante di annebbiamento: aveva perso il filo del discorso. Quel ricordo, per lui, è ormai lontanissimo.

 

(Nella foto,