Pubblicato il 30/12/2016, 15:34 | Scritto da Andrea Amato

Buoni propositi televisivi per il 2017: ecco le speranze di TvZoom

Buon anno a tutti da TvZoom

Cosa mi aspetto, televisivamente, dal 2017. Mi auguro che Antonio Campo Dall’Orto riesca realmente a compiere quella rivoluzione tanto annunciata della Rai. Il suo primo anno, con lo staff scelto completamente da lui, si è chiuso tra successi e qualche flop, com’è inevitabile che sia. Alcune operazioni che hanno messo al centro il servizio pubblico ci sono state, ma il direttore generale di viale Mazzini deve aumentare il passo, perché il tempo stringe, soprattutto ora che Matteo Renzi non è più premier. Spero che nel 2017 la Rai diventi realmente una media company (cit.), con i contenuti di qualità e il servizio pubblico come unica e vera mission aziendale. Spero poi che Mediaset rimanga italiana, che non venga scalata da un bullo spregiudicato che non ha il senso dell’onore della parola data. Spero che il francese venga smentito e che la Giustizia italiana sia ben più celere delle sue previsioni, costringendolo a onorare l’accordo, o comunque a pagare penali e danni. Questo per quanto riguarda Premium, per l’Opa su Mediaset, invece, mi auguro che Piersilvio Berlusconi riesca a salvare l’azienda di famiglia, ma senza l’intrusione del Governo, perché non è più l’epoca degli “aiuti” di Stato. Spero che nel nuovo anno Sky continui a sfornare grandi prodotti come The Young Pope e spero che la terza serie di Gomorra sia altrettanto entusiasmante. La pay tv satellitare di Murdoch, negli ultimi anni, ha investito molto sul mercato dell’audiovisivo, non solo dal punto vista economico, ma anche culturale, sostituendosi spesso alla Rai nel servizio pubblico. Se la squadra di Andrea Zappia riuscirà a imporre la leadership europea di Sky Italia nella produzione di contenuti “alti”, tutto il made in Italy ne gioverà.

Mi auguro anche che la sfida di Discovery nel mondo generalista con il canale Nove venga rilanciata, perché per gran parte del 2016 i segnali non sono stati positivi. L’arrivo di Maurizio Crozza potrebbe fare da traino e quindi portare la rete sopra l’1%, come ha fatto fin da subito la “vicina” Tv8. La vivacità di realtà nuove e dinamiche è un toccasana per la pluralità di linguaggi e per il processo di modernizzazione del sistema generalista, ma non basta solo il tentativo, bisogna riuscire a interpretare il gusto di quel vasto pubblico, quindi servono idee fresche. Mi auguro che Urbano Cairo mantenga La7 con questa vocazione all’approfondimento dell’attualità, che non perda ascolti e quindi investitori, perché c’è bisogno di una realtà del genere. Purché obiettività ed equidistanza non vengano messe a rischio da altri interessi. Spero che Fox continui a percorrere con successo la strada delle produzioni originali, dai live dei concerti all’intrattenimento di Dance Dance Dance e Parla con lei, perché alzando sempre più l’asticella si costringe i competitor a migliorare la qualità. Com’è successo per le serie tv.

Un ultimo augurio per Netflix, che ha innovato usi e costumi dello spettatore italiano. Spero che la tv in streaming mantenga la promessa di produrre contenuti locali e che rinnovi un po’ la library di film. Per quanto riguarda la tecnologia c’è poco da dire, ha fatto scuola. Insomma, per il 2017 mi auguro una televisione migliore, più moderna, più evoluta, più utile, più bella sotto ogni aspetto. E dopo anni di crisi economica e di creatività, c’è da dire che il 2016 ha dato segnali positivi, che fanno ben sperare per i prossimi 12 mesi. Buon anno a tutti da TvZoom.

 

Twitter@andreaaamato