Il restyling domestico? Roba da donne… in affari

Individuano le proprietà più fatiscenti di Indianapolis, negli USA, e le trasformano in abitazioni trendy, da rivendere a un prezzo contenuto

«Mi sono sempre occupata di restyling domestico. I miei genitori comprarono una casa in Connecticut quando ero piccola. Ho imparato presto a usare i pennelli per dipingere e verniciare. Il mio primo lavoro è stato quello di sistemare l’interno delle vecchie gabbie per i visoni nella fattoria di famiglia. Mio padre mi ricompensò con dieci dollari e pensai di essere diventata ricca». Parola di Karen Elaine. Assieme a Mina Starsiak, sarà su Fine Living ogni mercoedì alle 22, a partire dall’11 gennaio 2017 con Donne in Affari. Una sorta di Thelma&Louise del factual. Con la differenza che loro sono madre e figlia. Si suddividono i compiti – una ha competenze in ambito legale, l’altra in campo immobiliare – per conferire un nuovo volto alla città di Indianapolis. Il duo individua e acquista le proprietà più fatiscenti della città e, con l’aiuto di altri componenti della famiglia, le trasforma in abitazioni trendy da rivendere a un prezzo contenuto. Centrando la mission editoriale della rete posizionata sul 49 del DTT: il racconto del lifestyle a tutti i livelli, dall’affabulazione irraggiungibile per un pubblico non necessariamente composto da nababbi, alla descrizione di realtà più accessibili.

Avete trasformato quell’episodio dell’infanzia in un lavoro a tempo pieno.

Karen: In realtà è diventato un vero e proprio mestiere quando Mina ha comprato casa. L’abbiamo sistemata assieme. Facendolo, abbiamo imparato un sacco di cose sull’argomento.

Come è nata l’idea di portare sullo schermo la vostra attività (il programma negli USA si intitola Good Bones, ndr)?

Mina: La casa di produzione High Noon ha letto la nostra pagina Facebook e ci ha contattato. Ci hanno chiesto di riprendere per intero le nostre giornate. Abbiamo filmato la ristrutturazione di una casa, in tutto abbiamo impiegato 32 giorni. Tra editing e montaggio, è diventata la puntata pilota del programma.

Qual è il criterio con cui vi approcciate a una ristrutturazione?

Karen: Quando pensiamo al design di un ambiente domestico, puntiamo a un adeguato mix di innovazione e rispetto della tradizione. Il primo passo è entrare in empatia con lo spirito originale della casa e dell’ambiente circostante. Ogni abitazione racconta una storia, è un variegato mix di colori, sensazioni, bilanciamenti. Cerchiamo di stare in sintonia con tutto ciò, usando il nostro senso estetico per rinnovare partendo dal passato. Anche nella scelta dei materiali.

Vi saranno capitate situazioni disperate…

Mina: Camini crollati, rottura delle superfici dei lavandini nel giorno stesso dell’installazione, addirittura squatter che si erano insediati in case abbandonate. Nel programma vedrete di tutto.

E poi c’è la dinamica parentale. In fondo, siete madre e figlia.

Mina: Si tratta della dinamica tipica genitore-figlio. Ci sono giorni in cui ci amiamo e giorni in cui non ci sopportiamo.

Qualche accorgimento pratico. Devo rinnovare casa mia: da dove parto?

Mina: Dalla cucina e dal bagno. Sempre. Sono due biglietti da visita fondamentali per vivere al meglio il proprio ambiente.

Ecco. Per esempio: la cucina. Quali sono i passaggi fondamentali per agire?

Karen: Tre step molto semplici. Prima di tutto, liberarla dagli oggetti inutili e ottimizzare la gestione dello spazio. Un’operazione rapida che non costa nulla. Dopodiché, installare nuove maniglie alle porte, alle finestre e agli armadietti. Conferisce una nuova luce al locale. Poi, se si ha tempo ed energia, ridipingere le pareti con un diverso colore. Vale anche per altre stanze, come per esempio la camera da letto.

Siete attente ai trend del momento?

Karen: Non ce ne preoccupiamo. Le mode vanno e vengono. L’essenziale per un casa è che rifletta la personalità e lo stile di chi la abita, non i gusti imposti da un particolare momento storico.

Gabriele Gambini

(Nella foto le protagoniste dello show)