Pubblicato il 22/11/2016, 19:34 | Scritto da Gabriele Gambini

Il radiodramma non è morto, con Lovers Hotel e Amazon si è fatto il lifting

Il radiodramma non è morto, con Lovers Hotel e Amazon si è fatto il lifting
Prima produzione originale di Audible Italia, si tratta di una serie noir scritta dagli autori Carlotto e Pulixi, recitata in forma dialogica, puntando al bacino di appassionati di podcast e narrativa audio.

Lovers Hotel è il tentativo di creare un pubblico italiano per il linguaggio seriale in forma audio

Sopravvive al tempo, si evolve senza perdere le sue prerogative. Respinge la carica dell’era digitale, che sembrava sul punto di spazzarlo via. Nel Regno Unito, rimane uno dei cavalli di battaglia delle produzioni BBC. Il radiodramma, genere d’intrattenimento radiofonico nato negli anni ’20 per portare la narrativa a un nuovo livello di fruizione, cambia pelle. Puntando a un bacino di utenti affrancato dall’immagine archetipo della nonna che fa la calza, come la vulgata suggerirebbe. Grazie a un progetto app di Audible Italia, società di Amazon attiva dal 2000 nell’audio entertainment e sbarcata in Italia lo scorso maggio, nasce un ponte tra fruitori di narrativa seriale, amanti della radio e generazioni cresciute con le nuove tecnologie. A disposizione con l’abbonamento di Audible, 12mila contenuti audio esclusivi, in italiano e in diverse lingue straniere, fruibili nella versione premium. Il contenuto originale principale è Lovers Hotel, tentativo di saggiare il pubblico italiano col linguaggio seriale in forma audio, sulla scia del riscontro di podcast come Serial, che negli USA vantano milioni di appassionati.

Scritta dal tandem di autori noir Massimo Carlotto e Piergiorgio Pulixi, Lovers Hotel ha tutti gli ingredienti del noir classico. Un omicidio, un’ambientazione uggiosa in una Milano che avrebbe fatto impazzire il maestro Scerbanenco, un commissario incaricato delle indagini e intrecci che conducono all’albergo da cui nasce il titolo, punto d’incontro di interessi politici e malavitosi. «Passare dalla pagina scritta al parlato non è stato facile – dice Carlotto -, ma ci ha permesso di forzare i limiti del romanzo di genere, puntando sull’aspetto dialogico del racconto. Ben recitato da attori professionisti. Abbiamo cercato di mantenere desta l’attenzione dell’ascoltatore garantendo colpi di scena a cadenza costante, senza rinunciare al mix di intreccio e fruibilità». L’adattamento per il formato audio è curato da Sergio Ferrentino e prodotto dalla Rete Due della Radiotelevisione Svizzera in collaborazione con Fonderia Mercury. Lo scopo è chiaro: far da traino efficace anche all’universo degli audiolibri e alle possibilità offerte dai non-books. «Nei prossimi mesi punteremo non solo su prodotti seriali», spiega Marco Azzani, Country Manager Audible Italia, «ma anche su contenuti innovativi come le news, che secondo alcuni sondaggi i nostri ascoltatori chiedono con insistenza». I dati parlano di 24 minuti medi di ascolto al giorno. Non male. Se il traino coinvolgesse anche la platea media dei “non lettori seriali”, e dei non lettori tout court, cioè quelli che si recano in libreria solo per ripararsi quando piove, potrebbe beneficiarne un’ampia fetta di mondo editoriale librario, con un piccolo, collaterale effetto domino.

 

Gabriele Gambini

 

(Nella foto il logo di Lovers Hotel)