Pubblicato il 18/11/2016, 15:32 | Scritto da Gabriele Gambini

Video – The Show: A Pechino Express siamo stati noi stessi

Video – The Show: A Pechino Express siamo stati noi stessi
Gli Youtubers, vincitori dell’adventure game di Rai 2, ai microfoni di TvZoom raccontano del libro in uscita in questi giorni e dell’esperienza in giro per il Sudamerica.

The Show: “Nel libro insegniamo ad avere coraggio”

«Ora che abbiamo vinto Pechino Express, siamo riconosciuti per strada persino dalle casalinghe», ridacchiano i The Show, al secolo Alessandro Tenace e Alessio Stigliano. «Prima ci capitava soltanto con i seguaci del nostro canale Youtube». Mica pochi, però. I numeri parlano di 1 milione e 400mila iscritti al canale, oltre 200mila fan su Facebook, stessa cifra su Twitter, e 456mila followers su Instagram. Insomma, i #socialisti monetizzano la popolarità sul web, alla faccia del nickname che richiama vagamente precetti marxisti? «A proposito del nostro nome di battaglia a Pechino, qualcuno ci ha fermato e ci ha chiesto se siamo i figli illegittimi di Bettino Craxi», aggiungono loro, 25 anni ciascuno, dunque impossibilitati per ragioni anagrafiche a parlare della Milano da bere in prima persona. Ma non a mettere a frutto l’esperienza professionale di creatori di contenuti web («La preferiamo, come definizione, rispetto al semplice appellativo di youtuber. Il nostro è un lavoro più articolato che parte dalla tradizione anglosassone della candid camera») nel libro Fallo – Teorie inutili ed esercizi pratici per vincere le paranoie (Mondadori).

Un’autobiografia, ma anche un corso di psicodinamica spicciola e semiseria per giovanotti timidi, che il duo presenterà a Milano, per Bookcity, allo Spazio Base A, sabato 19 novembre alle 14 e domenica 20 novembre alle 12. «Tramite il nostro percorso, esortiamo i ragazzi a buttarsi, a osare nella vita. Se volete realizzare un progetto, fatelo senza pensare al giudizio della gente. Se volete provarci con una sconosciuta, non abbiate paura, anche se vi dicesse “no”, non sarebbe la fine del mondo». Raggiunti da noi nell’agenzia Show Reel, i The Show raccontano dell’avventura nell’adventure game di Magnolia («Oltre a noi, avrebbero meritato di vincere i #contribuenti e gli #innamorati, Lory Del Santo ha una carica pazzesca, in realtà è una ventunenne»). Rispondono per le rime a Simone Di Matteo degli #spostati, che in una precedente intervista con TvZoom li aveva considerati troppo “costruiti” («Che significa costruiti? A Pechino siamo stati noi stessi in tutto e per tutto»). Per il futuro, sperano in una maggior compenetrazione tra web e tv («Oggi anche la tv generalista si sta evolvendo, dialogando coi social e con la rete in termini fino a una decina d’anni fa impensabili»).

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Gabriele Gambini

 

(Nella foto i The Show)