Kitchen Sound è l’unico format da vera media company
Il 26 settembre torna la video-enciclopedia culinaria di Alessandro Borghese
Partiamo innanzitutto con il dire che amo cucinare, mangiare e scoprire nuovi ristoranti. Per tutti questi miei peccati di gola, quindi, Alessandro Borghese è uno dei miei talent televisivi preferiti. Anche per la sua simpatia, ovviamente. Trovo 4 Ristoranti un format eccezionale, almeno per il mio gusto personale, ma soprattutto considero Kitchen Sound (da lunedì 26 settembre alle 13 su SkyUno, con un ciclo dedicato ai dolci) non solo una funzionale video-enciclopedia di ricette, ma anche una vera innovazione televisiva. Una video-ricetta condensata in 5 minuti, cosa che per il web è la norma, ma per il piccolo schermo una rivoluzione stessa del linguaggio. Ritmo, semplicità, ma soprattutto la possibilità fruire il contenuto su mobile. Stesso discorso, per esempio, per lo spin off di Kitchen Sound Cocktail House, con il bartender acrobatico Bruno Vanzan, dove il format è abbinato ai drink.
La visione in mobilità è il tormentone degli ultimi anni, ma un conto è pensare che un utente si guardi uno show d’intrattenimento da quattro ore sul cellulare (pura utopia e follia), un conto è rilasciare contenuti da pochi minuti, però con il confezionamento professionale della tv. E anche questa volta Sky ha precorso i tempi, mettendo per prima la bandiera in cima alla montagna. Tutti parlano di trasformare i propri broadcaster in media company (il direttore generale Rai su tutti), ma poi non basta sviluppare un’app per telefonini e pensare che gli stessi contenuti possano andare su mobile, bisogna confezionarne ad hoc o per lo meno con un giusto compromesso tra tv e device. Kitchen Sound è il prodotto migliore realizzato finora in questo senso. E anche gli sponsor, non a caso, se ne sono accorti.
(Nella foto Alessandro Borghese)