Pubblicato il 31/08/2016, 18:01 | Scritto da Tiziana Leone
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Le Donne di Camilleri tra romanzo e realtà

Dopo la prima puntata, in onda ieri, stasera tocca alla storia di Oriana, una donna costretta a fare “la vita” per non piegarsi al fascismo, interpretata da Nicole Grimaudo.

Dieci minuti, un racconto. E la firma indelebile di Andrea Camilleri. È cominciata ieri sera la nuova serie Donne, in onda alle 20.30 su Rai 1, tratta dall’omonima raccolta di racconti incentrati su dieci figure femminili che hanno segnato la vita dello stesso autore siciliano. Tra romanzo e ricordi il padre di Montalbano tratteggia l’Italia dagli anni ’30 agli anni ’80, attraverso la storia di donne che molto gli hanno insegnato. Dal sesso, alla seduzione, all’emancipazione in un percorso di dieci puntate che questa sera si ferma negli occhi della fascinosa Oriana, interpretata da Nicole Grimaudo, socialista e costretta alla vita in una casa chiusa per non aver voluto piegare le sue idee al fascismo. A lei seguiranno Kerstin (Giulia Achilli) giovane e bella moglie di un ufficiale norvegese, travolta dagli orrori della seconda guerra mondiale, Beatrice (Miriam Dalmazio) amica e compagna di ballo del protagonista, Jolanda (Anita Kravos) una cameriera friulana, ottima cuoca, capace di spingere il giovane Camilleri al mestiere di regista, Pucci, (Carolina Crescentini), una nobile signora in competizione con una sfrontata modella, Ingrid (Elizabeth Kinnear) una danese che brilla per la sagace intelligenza e per la bellezza, Ines (Catrinel Marlon), misteriosa stilista che siede accanto a Camilleri durante un lungo volo intercontinentale e infine Elvira (Lucia Sardo) dedicato all’amata nonna.

In ciascuna puntata Camilleri ha un volto sempre nuovo: da Nino Frassica, a Claudio Gioè, Giampaolo Morelli, Neri Marcorè, Giorgio Pesce. «Lo stile narrativo è nato a partire sia dal minutaggio, sia dalla scelta ben precisa di cambiare interprete di Camilleri per ogni corto, senza ricercare alcuna somiglianza fisica con l’originale – ha spiegato il regista Emanuele Imbucci -. Tale scelta deriva dall’idea che “siamo tutti Camilleri”: tutti possiamo riconoscerci negli incontri tra un uomo e una donna nell’arco di una vita, che coincidono spesso coi momenti di maturazione e cambiamento per ciascuno di noi». La voce narrante di ogni racconto è di Leo Gullotta. «Ho dato voce al racconto di Camilleri – racconta l’attore a TvZoom –. È la voce di un’anima che è quella di questo meraviglioso autore». Impossibile decidere quale fra queste donne amare di più. «Tutte hanno una poesia incredibile – va avanti Gullotta – ogni storia è raccontata con quel po’ di leggerezza unita a una punta di sarcasmo che le rende poetiche». Avrebbe voglia il siciliano Gullotta di interpretare uno dei protagonisti del Commissario Montalbano? «Ho grande stima di Zingaretti, del regista, della casa di produzione che realizza la serie – conclude Gullotta – Da attore confesso che ogni ruolo tracciato da Camilleri è “stuzzicante” da interpretare. E comunque per la Sicilia politicamente ha fatto quasi più Montalbano di quanto non abbiano fatto molti altri, basta vedere quanto turismo ha portato».

 

Tiziana Leone

 

(Nella foto Nicole Grimaudo)