Pubblicato il 26/08/2016, 13:04 | Scritto da La Redazione
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Vivendi durissima: Mediaset ha gonfiato i numeri di Premium

Vivendi, siluro contro Fininvest: “Ci hanno mostrato cifre gonfiate”

 

Rassegna stampa: QN, pagina 32, di Elena Comelli.

Duello sulla vendita di Mediaset Premium.

L’accusa è bruciante. Per Vivendi, Fininvest ha cercato di rifilarle una patacca. È questo il senso delle dichiarazioni uscite dal cda del colosso francese, controllato da Vincent Bolloré, in cui si è trattato del caso Mediaset Premium. Le parole della nota emessa da Vivendi sono soltanto più formali: «In base all’audit condotto da Deloitte e dalle nostre analisi sui conti di Mediaset Premium, le cifre fornite prima della firma (dell’accordo di cessione) non sono realistiche e poggiano su una base aumentata artificialmente». In serata, la replica piccata di Mediaset. «I dati consegnati a Vivendi oltre un mese prima della firma sono veri, realistici e inconfutabili. «Il contratto concluso l’8 aprile non è un preliminare, come vorrebbero far credere le argomentazioni improvvisate da Vivendi, ma un testo definitivo e irrevocabile firmato dall’amministratore delegato De Puyfontaine», aggiunge Mediaset.

Lo scontro feroce. Vivendi accusa Mediaset e Fininvest anche di aver «bruscamente proceduto al lancio di attacchi mediatici che hanno leso gli interessi e l’immagine di Vivendi», proprio mentre le due parti stavano tentando di «rinegoziare i termini del contratto in giugno». In più, dice sempre Vivendi, la Commissione europea «non accetterebbe di occuparsi formalmente del dossier fintanto che le parti discutono i loro punti di divergenza e in ogni caso il via libera della Commissione potrebbe non essere ottenuto prima del 30 settembre, data alla quale l’accordo decadrebbe». E non manca uno sberleffo all’inefficienza del sistema giudiziario italiano: «In base ai documenti esaminati in modo informale sulla citazione presentata da Mediaset contro Vivendi, la prima udienza della procedura non si terrebbe prima del 27 febbraio 2017».

Fonti vicine al gruppo francese, però, continuano ad affermare che «Vivendi spera di trovare un accordo» e che il disegno di Bolloré di lanciare una grande alleanza italo-francese a cavallo fra Telecom e tv non è tramontato. È girata voce di un possibile coinvolgimento nell’operazione di Telefonica, che ha l’11% di Premium, o della possibilità, subito smentita, che possa essere Telecom Italia a prendere una quota della pay-tv del Biscione, a fianco dei francesi, primi azionisti dell’ex monopolista italiano. Banca Imi non esclude che Bolloré possa usare Telecom come moneta di scambio nel suo progetto di consolidamento europeo.

 

(Nella foto Vincent Bolloré)