Pubblicato il 03/08/2016, 19:04 | Scritto da Gabriele Gambini

Video – Bruno Vanzan: Con Ale Borghese abbineremo cocktail e cibo

Video – Bruno Vanzan: Con Ale Borghese abbineremo cocktail e cibo
Il campione di bartending acrobatico dal 22 agosto sarà su SkyUno, insieme allo chef, nel programma “Cocktail House”. Come ha raccontato ai microfoni di TvZoom.

Bruno Vanzan: “L’importante è bere responsabilmente e per appagare il proprio palato”

 

Tra i protagonisti del romanzo Il Maestro e Margherita, c’è un gatto di nome Behemot, che proprio un gatto non è: è un diavoletto del mondo ultraterreno, furbo e cordiale, agilissimo ma incantatore. Bruno Vanzan, campione del mondo di flair bartending, cioè l’arte di preparare i drink con evoluzioni acrobatiche, un po’ gli somiglia. Ha l’aria accomodante dell’ospite che mette a suo agio l’interlocutore, poi, di colpo, lo sorprende con il guizzo teatrale della miscelazione imprevedibile. Lancia in aria una bottiglia di vermuth, facendola atterrare sul gomito in perfetto equilibrio, destreggiandosi tra shaker e mixing glass. Tutto questo sarà visibile in Cocktail House, pillole in formato tutorial prodotte da Level33 e AB Normal, in onda su SkyUno dal 22 agosto. 5 puntate alle ore 20, in cui Vanzan sarà affiancato da chef Alessandro Borghese, mentre le successive andranno in onda in seconda serata e saranno dedicate a una più spiccata componente alcolica.

«La mia interazione con Borghese è stata complementare: io ho mostrato come realizzare alcuni drink da casa, avvalendosi di strumenti e ingredienti facilmente reperibili, lui ha spiegato come accompagnarli a piccole creazioni di finger food». Perché lo scopo del programma è chiaro: «In ogni puntata racconterò un drink e mostrerò come prepararlo. Il trend di quest’estate prevede preparazioni fresche a base di bitter e di vermuth, ma anche il Moscow Mule». E ancora: «Il cocktail che avrei voluto inventare io è l’Americano. Ne racconterò una mia speciale rivisitazione».

Di certo, bere bene è una prerogativa dei palati intelligenti: «Un buon drink è un piacere da assaporare con gusto, non uno strumento per ubriacarsi. Programmi come questo insegnano a bere responsabilmente, senza gli estremismi delle discoteche, dove di solito si beve malissimo». Vanzan è approdato a questa professione per caso («Studiavo aeronautica a Roma e per guadagnare qualche soldo lavoravo in un bar notturno»), oggi ha pubblicato un libro (Tutti i miei cocktail, Rizzoli), in cui racconta anche come far colpo a un appuntamento galante: «Un vodka sour alle rose rosse, di solito, è qualcosa che colpisce una donna per estetica e sapore».

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Gabriele Gambini

 

(Nella foto Bruno Vanzan)