Pubblicato il 09/07/2016, 12:01 | Scritto da La Redazione

Auditel misurerà gli ascolti anche su tablet e telefoni

Auditel misurerà gli ascolti anche su tablet e telefoni
Tutela della privacy - L'attività di monitoraggio sarà limitata al solo indirizzo «ip». Così sul Corriere della Sera.

Le prime sperimentazioni previste per l’autunno prossimo

 

 

Rassegna Stampa: Corriere della Sera, pagina 38, di Andra Ducci

 

Il nuovo piano

Auditel misurerà gli ascolti anche su tablet e telefoni

 

Tutela della privacy – L’attività di monitoraggio sarà limitata al solo indirizzo «ip»

 

Primi test – Le prime sperimentazioni previste per l’autunno prossimo

 

Roma – Misurare gli ascolti di Iphone e tablet. A partire dal 2017 i gusti e gli orientamenti degli italiani in materia televisiva saranno rilevati anche attraverso smartphone e computer. L’ industria audiovisiva e gli investitori pubblicitari, del resto, non possono permettersi di indugiare oltre, trascurando pezzi importanti dell’ audience.

Sul fronte regolatorio si è attivata l’ Autorità di Garanzia nelle Comunicazioni con un’ indagine conoscitiva sui meccanismi di misurazione degli indici di ascolto.

A muovere per prima, intanto, è Auditel, dove l’ arrivo del nuovo presidente Andrea Imperiali coincide con il progetto per presidiare le scelte di chi guarda i programmi televisivi via smartphone.

Il passaggio rappresenta un cambio decisivo. L’ operazione interessa anche il governo che, sia attraverso Antonello Giacomelli, sottosegretario allo Sviluppo economico, sia attraverso Luca Lotti, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, segue con attenzione le mosse dell’ Auditel. L’ ultimo consiglio di amministrazione della società presieduta da Imperiali ha deliberato sul nuovo modello tecnologico di monitoraggio degli ascolti. In pratica, i broadcaster come, per esempio, Mediaset.it o Rai.it, che consentono di vedere su internet i programmi in streaming installeranno un meter (un misuratore) per rilevare i contatti tramite i dispositivi connessi.

Rispetto al passato la misurazione non avverrà su un campione, bensì su base censuaria.

I dati saranno, insomma, rappresentativi dell’ intero universo degli utenti collegati.

Una novità che, però, deve fare i conti con la normativa sulla privacy. La soluzione passerebbe per una limitazione dell’ attività di monitoraggio al solo indirizzo «ip», senza, cioè, abbinare al protocollo Internet dello smartphone o del tablet i dati sensibili relativi ad anagrafica, sesso, età e così via. La profilatura vera e propria avverrà in seconda battuta, incrociando i dati del nuovo super campione da 15.700 famiglie appena ricostituito dall’ Auditel. In dettaglio, gli ascolti di 5.700 famiglie saranno misurati tramite i rilevatori installati nelle televisioni, le altre 10 mila tramite tablet, smartphone e smart tv.

In autunno inizieranno i primi test e il consiglio d’ amministrazione dell’ Auditel dovrà stabilire, tra l’ altro, come finanziare il progetto. L’ opzione più accreditata è la quotazione in Borsa.

(Nella foto, un’immagine di repertorio)