Pubblicato il 24/06/2016, 15:31 | Scritto da Tiziana Leone

Canale 5 celebra con una fiction quattro eroi italiani dimenticati

Canale 5 celebra con una fiction quattro eroi italiani dimenticati
Con questo nuovo progetto intitolato Liberi Sognatori, Mediaset torna a investire nelle miniserie, produzioni che era stata costretta ad abbandonare per via della crisi economica. Alla Taodue il compito di riscrivere quattro importanti fatti di cronaca italiana.

In onda a fine aprile 2017, film-tv prodotti dalla Taodue racconteranno le storie di Libero Grassi, Mario Francese, Renata Fonte e Emanuele Loi, vittime della mafia.

Sono nomi che molti nemmeno ricordano. Uomini e donne che prima la mafia ha ucciso e lo Stato poi dimenticato. Fatta eccezione per Libero Grassi, l’imprenditore che si oppose al pizzo a fine anni ’90, andò ospite da Michele Santoro in una storica puntata di Samarcanda che in sostanza segnò la sua condanna a morte, a Mario Francese, Renata Fonte e Emanuele Loi si fa fatica a dare un volto. Ci penseranno quattro film-tv della Taodue di Pietro Valsecchi a restituire a questi eroi, loro malgrado, una storia. «Vogliamo raccontare persone normali diventate eroi per aver avuto il coraggio di fare fino in fondo il loro dovere – spiega il produttore -. Persone che hanno pagato con la vita i loro ideali di verità e giustizia». Giorgio Tirabassi (guarda qui) sarà Libero Grassi nel film tv scritto e diretto da Graziano Diana. Marco Bocci darà il volto a Mario Francese, il giornalista del Giornale di Sicilia che per primo raccontò l’ascesa della mafia corleonese ucciso nel ’79, nel film-tv diretto da Michele Alhaique e scritto da Claudio Fava. Giulia Michelini sarà Renata Fonte, unico amministratore donna uccisa dalla criminalità organizzata per il suo impegno civile, nella puntata scritta da Monica Zappelli e diretta da Renato De Maria. Per interpretare Emanuela Loi, componente della scorta di Paolo Borsellino, morta nell’attentato del 1992, nel film diretto da Enzo Monteleone e scritto da Graziano Diana, i casting sono ancora aperti.

Il progetto Liberi sognatori arriverà su Canale 5 ad aprile prossimo. «Con questi quattro film lanciamo una linea di prodotti che rappresenta un ritorno per Mediaset – spiega Alessandro Salem il direttore generale Contenuti Mediaset –. Fin dalle origini della nostra fiction ci siamo occupati di storie sulla storia del nostro Paese, poi con l’arrivo della crisi economica abbiamo dovuto abbandonare queste mini serie. Questa nuova linea risponde alla mission di una televisione che forse è lontana dalla logica della tv commerciale, ma serve a ricostruire un patto con il nostro pubblico. Faremo molte iniziative di questo genere». Per realizzare questi quattro film, sul set a inizio novembre, Valsecchi è andato direttamente alla fonte: ha bussato alla porte delle tante famiglie che hanno visto morire chi un padre, chi una madre sotto i colpi di una mafia che stavolta non mostrerà il suo lato forte. «I nostri sono racconti di un’Italia bella, perché le idee non si spezzano mai – sottolinea il produttore -. Proprio per questo non finiremo mai la storia con la morte del protagonista, ma andremo oltre per mostrare al pubblico tutto quello che di positivo che è successo dopo». Figli e sorelle hanno aperto le porte dei loro ricordi alla produzione per permettere ai registi di raccontare anche il privato dei loro familiari. «Progetti del genere ti caricano di grandissima responsabilità che va oltre la professionalità – spiega Marco Bocci – Mi piacerebbe riuscire a raccontare queste persone anche nella loro intimità, per mostrare il loro impegno contro la mafia anche all’interno delle loro famiglie».

 

Tiziana Leone

 

(Nella foto, da sinistra, Pietro Valsecchi, Giulio Francese, Marco Bocci e Alice Grassi)