Pubblicato il 02/05/2016, 15:35 | Scritto da Andrea Amato
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Concerto Primo Maggio: ha ancora senso mandarlo in onda così?

Ieri sera la diretta di Rai 3 ha registrato il 5,04% di share.

 

Ieri sera, come ogni primo maggio da 26 anni, è andato in onda il Concertone su Rai 3, in diretta da Piazza San Giovanni a Roma, organizzato dai sindacati Cgil, Cisl e Uil. Posto il fatto che è una festa bellissima, che i contenuti di tutta la giornata sono condivisibili da tutti, c’è da dire che l’evento televisivo in sé è ormai qualcosa di agghiacciante. Non saprei dire se il livello produttivo è così scadente da quando sono cambiati gli organizzatori, se in Rai non sono più capaci di fare eventi di questa portata, oppure se il gusto del telespettatore si è raffinato, ma quello che è andato ieri in onda è inaccettabile. Intanto guardiamo un po’ di dati d’ascolto per vedere la presa che ha il Concertone sul pubblico tv: ieri sera ha registrato il 5,04% di share media dalle 20 alle 24, con 1,088 milioni di telespettatori, con un’età media di 52 anni. L’anno scorso Auditel aveva segnato 4.26% con 934mila, nel 2014 il 3,88% con 919mila, mentre nel 2013 l’8,08% di share con 1,828 milioni di italiani collegati. Dai numeri, quindi, si evince che il cambio di organizzatori forse non ha giovato molto.

Conosco bene quali siano le difficoltà di una produzione del genere, avendolo vissuto più volte dal dietro le quinte, ma questo non può giustificare nel 2016 una serie di errori tecnici davvero grossolani: stacchi di regia senza senso, audio indecente, scaletta improbabile. La Rai fa bene, come servizio pubblico, a coprire un evento del genere, ma forse, oggi potrebbe ragionare in maniera diversa e gestire la giornata con collegamenti dalle varie piazze, visto che ormai anche le feste di Taranto, Bologna e Genova, per esempio, hanno raggiunto un ottimo livello musicale. Rai 3 potrebbe scalettare, nell’arco delle serata, mezzora da Roma, mezzora da Taranto, mezzora da Bologna e mezzora da Genova, concentrando il massimo sforzo delle varie regie e troupe, per rendere quelle mezzore impeccabili e appetibili anche dal punto di vista televisivo. Perché oggi, diciamoci la verità, la maratona lunga un giorno dove la maggior parte delle esibizioni non si sentono, sono davvero inutili e controproducenti. Questa la nostra proposta per la direttrice di Rai 3, Daria Bignardi, per l’edizione 2017.

 

twitter@andreaaamto

 

(Nella foto un momento del Concertone)