Pubblicato il 30/04/2016, 19:01 | Scritto da La Redazione

Tutti i segreti di Amici: Oxa-Bertè ai ferri corti. E Morgan fa da paciere

Tutti i segreti di Amici: Oxa-Bertè ai ferri corti. E Morgan fa da paciere.

Rassegna stampa: Il Tempo, pagina 22, di Stefano Mannucci.

Dietro le quinte: “II Tempo” infiltrato nella registrazione della puntata

Un modo sicuro per diventare sordi è insinuarsi da infiltrato dentro una delle due “curve” dello studio di Amici. Poco cambia che si tratti di supporters della squadra Bianca (capitanata dalle ormai inseparabili Emma ed Elisa) o di quella Blu (guidata dai pivelli Nek e J-Ax). Il livello di decibel raggiunto dalle fans urlanti pareggia quello delle scalmanate che accolsero i Beatles allo Shea Stadium. Qui, in un tripudio di palloncini, il parossismo si raggiunge quando entrano in scena i talenti in lizza per il titolo. Sergione Sylvestre, un cristo nero alto e largo come un armadio Ikea a quattro ante e una propensione naturale per il soul, favorita dal suo Dna messicano-haitiano, e dai natali a Los Angeles. Bizzarro, ma non troppo che Sergio abbia poi trovato l’America a Gallipoli, in quella terra di coltura salentina in cui da sempre prospera il format defilippiano. Come dimostra anche il caso di Elodie Di Patrizi, 25enne vocalist romana trapiantata nel Leccese: capelli tinti col Pantone, occhi abbaglianti, vagamente piagnona, una storia con un altro dei Bianchi, il 18enne Lele Esposito, faccia da schiaffi alla Bruno Mars e ostinazione pop. Quella che gli ha permesso di superare lo smacco di una precoce eliminazione a X Factor, stessa sorte capitata, in tempi diversi, ai succitati Sergio ed Elodie.

Curioso che a Sky boccino con regolarità voci che dopo diventano benianimi di Amici: il tempo dirà quale tra le produzioni è stata più lungimirante. Il manipolo degli aspiranti vincitori di questa edizione include il gruppo marchigiano La Rua, che mandano avanti il loro cantante Daniele: dal vivo sono parecchio tonici, e capaci di proporre classici rock con arrangiamenti inconsueti. Fece scalpore, in una delle scorse puntate, il bacio gay fra Daniele e un altro membro della band: ma pare fosse solo una provocazione in nome della libertà dell’amore, i due sono fidanzati (separatamente e con due ragazze). Chiude il pacchetto Chiara Grispo, lo scricciolo che a confronto con gli altri appare ancora piuttosto implume. Maria un’idea di chi possa vincere ce l’ha, ma se la tiene per sé. Di certo sarà un/una cantante, come da tradizione. Ma un capitolo a parte lo meritano i ballerini, quest’anno tutti di altissimo livello, abili a calarsi nelle sontuose coreografie studiate da Giuliano Peparini: nella puntata che andrà in onda stasera (registrata sabato scorso) mirabili i set proposti sul tema di Cyrano e l’altro, ancor più riuscito, sulla tragedia di Macbeth, con tutte le citazioni shakespeariane al posto giusto: le mani insanguinate dopo l’assassinio di Banquo, la morte misteriosa di Lady Macbeth, il bosco di Dunsinane che avanza in fiamme e avvera la nefasta profezia. Tutto in cinque minuti: poco conta che i ragazzini colgano tutti i riferimenti letterari.

Come dice il quarto giudice (d’occasione) Marco Bocci, «sarei rimasto a guardare questa cosa per altri venti minuti». Ma ahimè, gli sforzi della regia tv non possono rendere pienamente il fascino di questi allestimenti. Bisogna stare lì, c’è poco da fare. A puntata ultimata, sigaretta in mano, lo ammette la stessa De Filippi: «Certo, il lavoro di Peparini è perfetto per essere visto dal vivo, la tv inevitabilmente un po’ penalizza». Non vi sveleremo il nome del concorrente eliminato stasera: però tutti, Maria compresa, hanno versato lacrime davanti alle telecamere per la «prematura» uscita di scena del talento. Ma si sa, la gara ha un meccanismo intrinsecamente bastardo. Sapida, invece, la drammaturgia in tema ai giudici (Oxa, Bertè, Ferilli, con il jolly Morgan). Memorabile la lite che si scatena fra le due prime donne Anna e Loredana attorno al tasso di bravura della criticatissima Chiara. Sembrava disputassero sulle qualità della ragazza e invece, parlando dei «meriti di un artista», si scagliavano addosso frecce al curaro.

L’idiosincrasia tra la Torrenziale e la Sfinge a un certo punto è diventata una bomba dialettica, con Morgan nell’inusitato ruolo di paciere (anche se in una pausa delle riprese lo stesso Morgan è andato a fare un poderoso cazziatone a J-Ax e Nek, già rei di non chiamarlo in causa come giudice speciale nel corso della puntata). Tutti elementi che gioveranno allo share, come pure le smemoratezze di Gianluca Grignani prima e durante la sua esibizione in duetto con Chiara. Altri ospiti big: il tenore Vittorio Grigolo, Luca Carboni, Fiorella Mannoia, Virginia Raffaele nei panni di Donatella Versace. Il terremoto acustico ha avuto il picco con l’ormai consueto sketch della cabina telefonica, quando si è materializzata lei, la regina del trash pomeridiano. Tina Cipollari. E lì, addio orecchie.

(Nella foto Loredana Bertè)