Pubblicato il 28/04/2016, 19:34 | Scritto da Gabriele Gambini

Da Geppi Cucciari a Martina Dell’Ombra: arriva Niente.tv

Luca Bottura, direttore editoriale: “Puntiamo a una visione “laterale” della comicità, un punto di vista “terzo” rispetto a ciò che già esiste. Sottoponendolo al giudizio degli utenti”.

 

Geppi Cucciari in versione receptionist annoiata scopre un’app per viaggiare nel tempo e corona il suo sogno: esser catapultata negli anni ’80. Inizia così una spassosa sequela di what if, cioè “che cosa sarebbe accaduto oggi se il passato fosse stato modificato”. Ecco allora una Cucciari ottantiana, con capelli cotonati e spalline d’ordinanza, che per pura casualità spiega il segreto del cubo di Rubik a un Fabio Volo infante, spianandogli la strada per il Nobel. Oppure, che ferma l’editto bulgaro della Rai nei confronti di Beppe Grillo, permettendogli di continuare la carriera televisiva al riparo da tentazioni politiche. Sono solo alcuni degli sketch di Eities – Ottanta mi dà tanto, webserie di otto puntate con la partecipazione di Joe Bastianich, Francesco Facchinetti e Fabio Volo. E poi, la webstar Martina Dell’Ombra, divenuta famosa per status su Facebook a metà tra populismo naif e demenzialità studiata ad arte, pronta a perculare i terroristi dell’Isis in House of Marty. O, ancora, Il Terzo Segreto di Satira  che ripercorre la biografia dei politici nostrani, spiegando al pubblico, per esempio, perché a Matteo Salvini piaccia tanto la metafora della “ruspa”. Senza scordare Matteo Renzi e i suoi guizzi di comicità involontaria.

L’elenco comprende parte delle idee costitutive di Niente.tv, online dal 27 aprile, curata dagli esperti autori Luca Bottura e Piero Guerrera, e supportata da Discovery, che ospiterà in anteprima sulla sua piattaforma Dplay alcuni dei contenuti presentati (su tutti, Eities, presto anche su Real Time, e una nuova web serie con Fabio Volo). La parola “niente” spiega molto: se la Rete somiglia al “Nulla” della Storia Infinita, universo dispersivo di aspiranti star, Niente.tv offre loro asilo in una dimensione strutturata, sfruttando contaminazioni degli utenti, mixando volti noti a personaggi emergenti, produzioni internazionali a racconti di sconosciuti temerari. Un progetto per indirizzare la satira e la comicità verso una “terza via”, partendo dal web con la leva dei social, dando un occhio a ciò che succede in tv, «Senza essere schiavi della viralità immediata», dice Bottura a Tvzoom.

Sfruttate una sinergia nata sulla rete per far da riferimento ai comici che proprio sulla rete si sviluppano?

L’idea nasce come un tentativo “dopolavoristico” di due tromboni come me e Piero Guerrera (ride, ndr). Lo scopo è creare una contaminazione di esperienze comiche. In Niente.tv troverete volti noti, ma anche figure nuove del web che hanno qualcosa da dire e che noi proviamo ad aiutare all’interno di una piattaforma strutturata.

Potrebbe funzionare anche come fucina autoriale.

Da un lato, offriamo uno stimolo autoriale a personaggi già lanciati come Il Terzo Segreto di Satira. O a un volto televisivo come Geppi Cucciari, che qui si cimenta in un ruolo inedito. Dall’altro, promuoviamo un’attività di scouting sulla rete. Dando spazio a personaggi che dal web hanno saputo plasmare un’identità precisa: penso a Martina Dell’Ombra, un talento molto interessante. O a nuove voci. Offriremo la possibilità di embeddare i video sulla nostra piattaforma lasciando i clic e le revenue ai rispettivi autori.

A proposito di comicità e web: quando le star della rete sono passate alla tv, spesso è andata maluccio.

La tv che riprende il web è perdente. L’unico ad aver trovato una formula soddisfacente per conciliare i due aspetti è Zoro, perché si avvale di una narrazione precisa, o “storytelling”, come direbbe Matteo Renzi. Anche Niente.tv si propone di trovare una narrazione: puntiamo a una visione “laterale” della comicità, un punto di vista “terzo” rispetto a ciò che già esiste. Sottoponendolo al giudizio degli utenti.

La satira su Renzi e su Salvini punta al racconto della società attraverso il politicamente scorretto.

C’è una serie con Enrico Bertolino e Brenda Lodigiani, si intitola Niente Scrupoli, che avrà una vena politicamente scorretta mai vista, a oggi, in Italia. La vedrete presto.

A proposito di politicamente scorretto: lei è giornalista e autore tv di lungo corso. Che ne pensa degli stand up comedian italiani, che fanno della scorrettezza la propria cifra satirica ma prendono le distanze dalle forme più classiche di comicità?

La stand up porta una ventata di innovazione nel panorama comico italiano, compiendo una scelta di stile precisa. Non è nelle mie corde autoriali. Mi diverte però un Montanini quando è crudele verso il pubblico, verso “la gente”, e non la coccola. Quando si fa satira politica, del resto, non bisogna scordare che certi politici occupano una determinata posizione perché c’è stato qualcuno che li ha votati.

Alla luce dei mezzi di oggi, un progetto di scrittura comica risulta vincente se…?

Se è “necessario”. Quella è la parola chiave. Senza per forza inventare qualcosa da zero, impresa, oggi come oggi, abbastanza velleitaria. Ma rielaborando delle esperienze rendendole contemporanee e riconoscibili.

Necessario va a braccetto con “duraturo”, nell’era del web?

Se si limita a un tormentone, no. Se c’è dietro un progetto, sì. Penso al video su Renzi e le domande sulle pensioni, caricato su Niente.tv. Senza alcuna spinta, ha ottenuto un numero elevatissimo di clic. Dal mio punto di vista, perché dietro c’era un’idea e un preciso percorso di sviluppo.

 

Gabriele Gambini

 

(Nella foto Geppi Cucciari in Eities)