Pubblicato il 14/02/2016, 13:04 | Scritto da La Redazione
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Rassegna stampa – Gabriel Garko: “Io, un incosciente vittima del pregiudizio”

Rassegna stampa: Il Messaggero, pagina 23, di Marco Molendini.

Garko: “Io, un incosciente vittima del pregiudizio”

L’attore e co-conduttore parla a tutto campo. Delle critiche ricevute all’Ariston, del sogno di fare il regista, degli assedi dei fan, della tv.

Garko, ora che è finita, ce lo dice chi glielo ha fatto fare? Nel suo camerino, il bel Gabriel sgrana gli occhioni: «Ma io sono contento del mio Festival. Ho dato tutto».

Masochista?

«Mi piacciono le avventure pericolose».

Allora lo sapeva che andava sulla graticola?

«Il mio approccio è stato da incosciente. Però, venire a Sanremo mi sembrava la strada giusta per cambiare registro».

Stanco di fare l’attore?

«Mi piace, ma la mia vera passione è la regia. E questo sarà il mio mestiere da grande».

Regista. Ha un modello?

«Sono affascinato dalla magia dello schermo. Ricordo quando mio padre mi portava al cinema. Restavo incantato».

Ha detto che le critiche l’hanno massacrata.

«Non è stato così? Pago il pregiudizio della bellezza».

Sfortunato.

«No, fortunato. Non nego che il mio aspetto fisico mi abbia aiutato. Ma ci sono nato e l’ho sfruttato. Perché non avrei dovuto? Però, alla gente dà fastidio. Te la fanno pagare. Appena c’è l’occasione giusta vengo regolarmente preso a bersaglio. Si erano inventati anche che mi sono fatto un ritocco alla faccia, pubblicando foto tremende».

Perché non è vero?

«Ma guardi qua, nel mio telefonino. Questa è una foto di quando avevo 16 anni. Le sembro cambiato? E guardi mia madre, che oggi ha 77 anni. Siamo molto simili. Anche lei sembra più giovane. Siamo di razza così».

Già, fortunati.

«Non sempre. A volte c’è il risvolto fastidioso. Ho un po’ di denunce in corso. Gente che si apposta davanti casa. Avevo una russa che mi perseguitava perché voleva il mio seme per fare un figlio».

E lei l’ha denunciata.

«Si, e le hanno fatto il foglio di via».

Adesso il suo seme è al sicuro.

«Ma ho dovuto fare altre denunce per altre donne che si mettevano davanti a casa mia, a Zagarolo».

Quante?

«Tre. Una si era convinta di essere la mia fidanzata e voleva entrare a casa a tutti i costi».

Solo donne o anche uomini?

«Una volta un ragazzo, voleva entrare in casa per farsi dare un autografo».

Del resto si dice che lei sia un idolo dei gay.

«Meglio così. Più persone mi desiderano, meglio è».

Effetto della popolarità e della bellezza. Dopo il Festival sarà anche peggio.

«Ma è normale, so che questo è il prezzo da pagare alla celebrità».

Lei, però, è anche un bel piccione. Chi le ha suggerito quella pettinatura scapigliata per il Festival, ma che ieri ha cambiato?

«L’ho scelta io. Volevo far vedere alla gente come sono a casa quando mi alzo la mattina».

Tornando al Festival, Garko cosa si aspettava?

«Di farmi conoscere e far conoscere il mio modo di essere. Funziona così: se avessi fatto film all’estero ora sarei apprezzato molto di più in Italia».

Ha detto che nella vita le piace giocare con le battute sul sesso. Al Festival è un argomento tabù. Si è dovuto trattenere parecchio.

«È evidente. Ma dietro il palco ho scherzato con tutti. Ho un grande vero talento per il doppio senso. Lo becco all’istante».

Lunedì torna su Mediaset con la fiction Non è stato mio figlio, dieci puntate proprio a ridosso di Sanremo per sfruttarne la scia.

«Io sono un attore. Non ho contratti. Così, per la mia carriera, ho vari progetti. Ho già girato un’altra, fiction, mi piacerebbe fare anche teatro e cinema. Mi piacerebbe lavorare con Nicole Kidman, ma so che poi vorrei altro».

Il nome da gran cinema ce l’ha. Nino Frassica ci ha anche scherzato dicendo che lei è il figlio di Greta Garko.

«Il cognome d’arte, Garko, mi viene dalla famiglia di mia madre, di origini greche, che si chiama Garchio. Gabriel, invece, è sempre stato il mio secondo nome».

Può dirci chi le è piaciuto dei cantanti in gara?

«Sì, mi è piaciuto Fragola. Ma anche Noemi, Rocco Hunt ed Elio e le storie tese. In genere ho trovato buono il livello della musica. Anche i testi».

Tv, cinema, teatro. Un giorno le piacerebbe fare le scarpe a Carlo Conti?

«Ma dai… Non imparerò mai a fare il conduttore. Però con Carlo lo rifarei subito».

Masochista.

 

(Nella foto Gabriel Garko Madalina Ghenea)