Pubblicato il 12/02/2016, 19:32 | Scritto da Gabriele Gambini

Video – Sylvie, Mattia e Rubina, eliminati da “MasterChef”, si sfogano

Video – Sylvie, Mattia e Rubina, eliminati da “MasterChef”, si sfogano
I tre concorrenti del cooking show di SkyUno, arrivati a un passo dalla finale, ai microfoni di TvZoom fanno un bilancio della loro esperienza.

Prima di cominciare l’intervista con i freschi eliminati di MasterChef, l’umore nella stanza è allegro, ma gli schieramenti sono già delineati. Sylvie da una parte, Mattia e Rubina dall’altra. La concorrente francese non è sgradita agli occhi degli altri, quello no, ma di sicuro, se i suoi compagni di avventura avessero la possibilità di scegliere chi portarsi appresso su un’isola deserta, non sceglierebbero lei. Eppure la bionda transalpina, elegante, contegno che ispira alla grandeur che fu, non si scompone troppo e con un accento che ricorda un mix tra l’ex allenatore della Roma, Rudi Garcia, e Peter Sellers quando vestiva i panni dell’ispettore Clouseau, analizza i passi falsi del suo percorso. «Sono vegetariana, l’assegnazione di molti piatti a base di carne non ha giovato. Sono convinta di valere molto di più, come cuoca, rispetto a quanto visto in tv, ma non mi sono espressa al meglio».

Poi c’è il veneto Mattia, dalla parlantina sciolta che tradisce tutto il suo spirito post-adolescenziale. È conterraneo di Cracco e non fa mistero di ispirarsi a lui: «Carletto (sic!) è un grande, dietro le quinte è molto più simpatico di quanto la costruzione autorale non mostri nel programma». Il momento più emozionante dell’avventura culinaria? «Quando ho incontrato Valentino Rossi. Mi sono detto: dopo quest’esperienza, sono a posto così. Lui è un mito». La delusione? «Quando tutti noi c’eravamo illusi di poter incontrare Gordon Ramsey e invece si è presentato Vissani». Infine, Rubina, pietra dello scandalo sui social. Twitter e Facebook erano tutti dalla sua parte, anche gli altri partecipanti ammettono che lei, ai fornelli, è di una bravura “mostruosa”. Però l’hanno fatta fuori. «Ero sotto pressione. Sostenere tanti pressure test ti logora psicologicamente, credo di aver commesso degli errori nella scelta degli ingredienti, durante l’ultima puntata. I giudici, giustamente, esigono la perfezione in ogni dettaglio e a me, qualche volta, è mancata».

GUARDA LA VIDEOINTERVISTA

 

 

Gabriele Gambini

 

(Nella foto, da sinistra, Sylvie, Mattia e Rubina)