Pubblicato il 12/02/2016, 11:32 | Scritto da Andrea Amato
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Sanremo – Le pagelle: al top Elio, Zero Assoluto e Stadio. Bocciati Bernabei, Fornaciari e Neffa

Sanremo – Le pagelle: al top Elio, Zero Assoluto e Stadio. Bocciati Bernabei, Fornaciari e Neffa
TvZoom dà i voti alla terza serata del Festival, dalle cover dei big agli ospiti, tra successi e flop.

Terza serata di fila per Carlo Conti (voto 8) con oltre 10 milioni di spettatori, ma sotto il 50% di share. La media delle prime tre puntate del Festival di Sanremo 2016 è del 49,07% di share, la più alta degli ultimi 11 anni, cioè prima dell’era digitale. Ecco i nostri voti per lo show del giovedì, più o meno in ordine di apparizione.

Giovani voto 7: anche la seconda tornata di nuove proposte ha dimostrato tutto il bene del lavoro preparatorio dei mesi scorsi. Il livello è alto e in più il giallo delle votazioni ha anche regalato un po’ di imprevisto e polemica, che non guastano mai in un Festival.

Marciel voto 9: l’artista visionario belga ha regalato un sogno per immagini, per soddisfare anche il pubblico dei più piccoli, rimasti a bocca aperta davanti alla tv.

Noemi voto 6: canta Loredana Bertè, una scelta non molto coraggiosa, ma che porta in scena molto bene.

Dear Jack voto 7: il meglio del loro Festival di Sanremo è stata probabilmente la cover del Quartetto Cetra.

Zero Assoluto voto 8: la sigla di un’intera generazione alla Simon&Garfunkel. Noi quarantenni abbiamo apprezzato molto.

Virginia Raffaele voto 7: sempre geniale, la parodia di Donatella Versace fa molto ridere, anche se a lungo andare è meno sorprendente della Ferilli e della Fracci. Comunque il livello rimane alto.

Patty Pravo voto 6: per molti l’inserto del rapper Fred de Palma sulla sua cover è stata una forzatura, per noi, invece, le ha tolto le castagne dal fuoco.

Caccamo-Iurato voto 5: ieri sera abbiamo capito una cosa. I due giovani cantanti hanno voci bellissime, ma forse insieme non armonizzano. Duetto un po’ forzato a tavolino.

Bernabei voto 4: confrontarsi con il carisma e il genio di Rino Gaetano è una faticaccia e non basta l’aggiunta dei teen idol Benji e Fede, anzi, forse è peggio.

Dolcenera voto 5: sulla carta la cover di Nada poteva essere una vera bomba e invece la versione elettronica non convince. Perché Dolcenera ha rinunciato alle sue note soul proprio in quest’occasione?

Clementino voto 6: non prende rischi e canta De Andrè senza licenze e sperimentazioni.

Pooh voto 8: pochi snobismi, dite la verità. Ieri abbiamo cantato il loro medley, perché volenti o nolenti sono la storia della nostra musica.

Elio e le storie tese voto 10: senza ragione, senza scopo, senza motivo, solo per il gusto di farlo. Questa è arte.

Arisa voto 8: probabilmente la voce migliore di questo Festival. Siamo pronti a scommettere che la sua cover di Cuore diventerà una hit.

Rocco Hunt voto 7: sembrava una scelta facile come quella di Clementino, ma almeno ci ha voluto mettere del suo, rappando un grande classico. Teatro Ariston in delirio.

Francesca Michielin voto 7: dolce, perfetta, ben presente in tv e anche emozionata. E poi con Lucio Battisti, se hai la sua voce, è difficile sbagliare.

Neffa voto 4: terza canzone napoletana in ordine di apparizione, ma molto meno incisivo dei primi due campani doc. A poco serve il sound dei Bluebeaters.

Valerio Scanu voto 6: anche lui si butta su Battisti, in maniera impeccabile, non sbaglia nulla. Ma non emoziona come la Michielin.

Irene Fornaciari voto 4: male, senza personalità, senza controllo del vocione, sempre over.

Coniugi Salamoia voto 2: dopo tre serate l’odio per loro si è trasformato in pena. Rimane davvero il mistero del perché Conti li abbia voluti a tutti i costi.

Morgan e Bluvertigo voto 5: ha la personalità e il talento per cimentarsi con La Lontananza, ma ormai è evidente a tutti che Morgan non ha più voce e questo diventa un problema se devi cantare l’immenso Modugno.

Nicole Orlando voto 8: l’atleta paralimpica commuove il Festival ed è anche molto brava a fare il promo di Ballando con le stelle, a cui parteciperà.

Lorenzo Fragola voto 7: coraggioso a cimentarsi con La donna cannone, anche perché De Gregori la sua voce non ce l’ha mai avuta. Non gli serviva.

Enrico Ruggeri voto 5: A Canzuncella non è forse la scelta migliore, soprattutto con un arrangiamento così rock.

Annalisa Scarrone voto 7: una voce pop che canta l’inno rock femminile italiano, America di Gianna Nannini. Ottimo risultato.

Stadio voto 10: pelle d’oca anche sotto i piedi. Possibile che la serata delle cover li rilanci per la vittoria finale.

Pino e gli anticorpi voto 7: non sono certo i Monty Pyton, ma più di un sorriso lo strappano. Ci vuole poco, spiegatelo ai Salamoia.

Hozier voto 8: va in scena oltre mezzanotte e mezza. Assurdo buttare via un ospite del genere a quell’ora, senza poi neanche avere il tempo di chiedergli se gli piacciono le trofie al pesto di Sanremo.

Madalina Ghenea voto 8: il cambio di stilista le fa fare un balzo in avanti nel gradimento del pubblico.

Gabriel Garko voto 7: in continua crescita. Alla fine il suo essere così fuori luogo diventa un plus.

DopoFestival voto 9: con i ritardi di Conti hanno sempre meno tempo, ma lo sfruttano al meglio.

 

twitter@AndreaAAmato

 

(Nella foto gli Zero Assoluto)