Pubblicato il 11/02/2016, 13:30 | Scritto da La Redazione

Andreatta o Ruffini a Rai1, Dallatana in pole per Rai 2 – Quegli incontri segreti tra Renzi e il direttore Rai

Rassegna stampa: Il Sole 24 Ore, pagina 23, di Ma.M.

Andreatta o Ruffini a Rai1, Dallatana in pole per Rai 2

Viale Mazzini: il totonomine in vista del cda di mercoledì.

Il film delle nomine Rai non è cominciato nel migliore dei modi. La nomina di Antonio Di Bella a RaiNews24 non ha suscitato alcuna critica per la scelta del giornalista. I consiglieri di amministrazione, però, si sono visti convocare il giorno prima della riunione del Cda da direttore generale e presidente, per quella che è stata l’ultima nomina con le vecchie regole: il direttore generale propone, il Cda nomina. Le prossime nomine saranno effettuate secondo il nuovo statuto: le effettuerà direttamente il direttore generale che, però, per le testate informative dovrà obbligatoriamente chiedere il parere del Cda, che sarà vincolante se espresso con la maggioranza dei due terzi. Il film delle nomine è partito male anche quando il direttore generale ha comunicato al Cda il rinnovo del contratto di Bruno Vespa per tre anni, due più un’opzione per il terzo, a costi invariati. Alcuni consiglieri si sono chiesti se sia questa l’anteprima del rinnovamento da tutti invocato dell’informazione pubblica.

Nell’audizione di ieri in Vigilanza, nessun commissario ha ancora chiesto (la seduta è stata sospesa) se, una volta azzerato il progetto delle newsroom dell’era Gubitosi, il numero delle direzioni e delle vicedirezioni resterà immutato (e se e quando i cento vincitori del concorso Rai saranno immessi in ruolo). Si stringerà nel fine settimana sui nomi in vista del Cda di mercoledì, mentre il toto-nomine in corso serve come test per verificare le reazioni dei partiti così come dei consiglieri di amministrazione: Eleonora Andreatta o Paolo Ruffini a Rai 1? Sarà Ilaria Dallatana, che ha lasciato il posto di amministratore delegato di Magnolia, restando in consiglio, il nuovo direttore di Rai 2?

 

Rassegna stampa: Il Giornale, pagina 9, di Fabrizio de Feo.

Quegli incontri segreti tra Renzi e il direttore Rai. Pronte le nuove nomine

Il giallo sulle riunioni settimanali fisse tra il premier e Campo Dall’Orto. Che nega tutto: “È una bufala”.

Il fuoco amico dai contorni paradossali fatto esplodere dal Pd e dal renziano d’assalto Michele Anzaldi. La soddisfazione per i risultati d’ascolto ottenuti dal Festival di Sanremo. La nuova tornata di nomine ormai imminente. E il dribbling sul tema degli spazi concessi alle forze politiche con Matteo Renzi che veleggia ormai oltre il 33% e il Pd che ottiene più spazio di Forza Italia e Lega messe insieme. È il giorno dell’audizione in Commissione di Vigilanza per Antonio Campo Dall’Orto, direttore generale dell’azienda di Viale Mazzini dallo scorso agosto. Un appuntamento che non inizia nel migliore dei modi visto che il Corriere della Sera rivela una sorta di appuntamento fisso tra Matteo Renzi e il nuovo dg della Rai, una volta a settimana, il venerdì. Il rapporto molto stretto tra i due non è certo un mistero, così come le frequentazioni di Campo Dall’Orto della Leopolda renziana fin dal 2011. Ma la notizia è di quelle scomode. Così Dall’Orto, a margine dell’audizione, si premura di smentire questa sorta di chiacchierata settimanale con il premier. «È un fake. Nel senso che, come tutti quelli che lavorano con me sanno, io il venerdì mattina alle 8-8.30 alternativamente ho riunione editoriale o riunione di staff. È un fake, come quelli che in questo mondo dei media ogni tanto appaiono. In questo momento siamo concentrati su un progetto nuovo. Stiamo preparando il posizionamento delle reti e il piano industriale. Lì è la nostra testa».

Campo Dall’Orto si fa forte dei buoni dati d’ascolto della prima serata sanremese. «I dati di ascolto di Sanremo sono molto soddisfacenti, anche perché le seconde edizioni tendono a scendere nei risultati. Un evento come questo sta diventando sempre più figlio del mondo dei social. Sugli individui 15-44 siamo cresciuti, così come su quelli più giovani. Poi c’è una vera esplosione della parte social. Questa è una conferma che tutto sta cambiando. Per questo le riflessioni sulla media company, che ho portato anche qui in Vigilanza, credo che siano ormai palesi a tutti». Ma chiusa la kermesse sanremese sarà tempo di nomine e Campo Dall’Orto potrà contare sui «super-poteri» da amministratore delegato, assegnati dalla nuova legge, che gli consentiranno di decidere in solitudine. Non è passato inosservato che Campo Dall’Orto salutando il successo sanremese non si sia soffermato nei ringraziamenti al direttore di Rai 1, Giancarlo Leone.

Un ulteriore segnale dell’imminente sostituzione dei tre direttori di rete. I nomi in pole-position sono quelli di Eleonora Andreatta per la rete ammiraglia; di Ilaria Dallatana per Rai 2 e di Andrea Salerno per Rai 3. Come rivela lanotiziagiornale.it, Leone potrebbe passare al Coordinamento dell’offerta, con Antonio Marano spostato a Rai Pubblicità. Subito dietro la triade dei favoriti ci sono altri possibili candidati come Maria Pia Ammirati, Gerardo Greco e Silvia Calandrelli. Non mancheranno ulteriori innesti dall’esterno dell’azienda. Campo Dall’Orto vuole procedere a un restyling editoriale attraverso contratti di 3 anni a tempo determinato. Innesti che dovrebbero toccare i gangli vitali dell’azienda. Nel giro di qualche settimana, poi, si dovrebbe procedere al secondo affondo con gli interventi sulle direzioni dei Tg, la plasmatura finale della nuova Rai renziana.

 

(Nella foto Antonio Campo Dall’Orto)