Pubblicato il 11/02/2016, 11:35 | Scritto da Andrea Amato
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Sanremo – Le pagelle: al top Bosso, Ramazzotti e Frassica. Bocciati Kidman, Pravo e Cannavacciuolo

Carlo Conti nell’Olimpo sanremese, passa alla storia per essere stato uno dei pochi (ovviamente insieme a Pippo Baudo) ad aver migliorato gli ascolti della prima puntata con la seconda. Ecco i nostri voti, più o meno in ordine di apparizione.

Giovani voto 8: tutto il lavoro preparatorio, che dura più o meno un anno, per selezionare i nuovi talenti ogni volta dà i suoi frutti. E anche ieri il livello era alto. Il meccanismo da talent show con l’eliminazione diretta funziona e concede molto ritmo allo spettacolo.

Salut Salon voto 7: le violiniste acrobate sono molto brave e spettacolari, ma sembra subito di essere dentro Italia’s Got Talent. Come avranno votato Frank Matano e Claudio Bisio?

Dolcenera voto 7: apre la seconda serata per i big al pianoforte, con un bel brano dal tiro blues. Inspiegabile, anche a suo dire, come sia finita nella zona rossa della classifica, quella a rischio eliminazione.

Virginia Raffaele voto 10: un voto in più di ieri, perché un conto è fare la caricatura di Sabrina Ferilli, un conto è Carla Fracci, che è molto meno pop. Semplicemente geniale.

Clementino voto 7: sporco, brutto e cattivo, come potrebbe definirlo lo spettatore medio di Rai 1, ma in realtà è una ventata di originalità.

Gabriel Garko voto 5: meglio della prima serata, anche perché almeno ha ammesso: «Sono fatto così, prendere o lasciare». Noi avremmo anche lasciato, avessimo potuto scegliere.

Patty Pravo voto 4: a una certa età non ci sarebbe bisogno di rovinare il ricordo che il pubblico conserva, e mettere a rischio la propria carriera con un’esibizione al limite dell’imbarazzo.

Scolaresca di Ceresole Reale voto 6: questi inserti di un’Italia bizzarra sembrano un po’ appiccicati, ma fanno sorridere. Come la scuola fatta di due alunni e una maestra. Una curiosità: i due bambini si chiamano Morris e Denis, ma un Giovanni non c’è a Ceresole Reale?

Madalina Ghenea voto 7: in versione Frozen, ma autoironica. Fa sempre il suo: bella, ma inutile.

Eros Ramazzotti voto 8: a parte la voce un po’ sovrastata dall’orchestra, ma è una costante di questo Festival, l’Eros Nazionale riarrangia le sue hit sanremesi anni Ottanta e si spende per le unioni civili. Che je voi dì? Bravo.

Valerio Scanu voto 5: pensavamo che con “in tutti i luoghi e tutti i laghi” avesse chiuso la sua carriera da cantante, per dedicarsi a quella da ironico ospite televisivo: Scanu is the new Malgioglio. Noi abbiamo sbagliato a pensarlo, lui a non farlo.

Francesca Michielin voto 6: una canzone più debole, rispetto ai tormentoni a cui ci ha abituati. Più che altro la nostra attenzione è stata distratta dal suo look, evidentemente curato dallo stesso stylist di Sampei ed Hello Spank.

Ezio Bosso voto 10: senza parole.

Alessio Bernabei voto 7: ora abbiamo capito perché ha lasciato i Dear Jack. Pezzo moderno e in lizza per la vittoria, sfruttando anche l’enorme fan base che lo accompagna.

Elio e le storie tese voto 6: sempre geniali, ma anche quest’anno hanno fatto un esercizio di stile provocatorio, e niente altro.

Coniugi Salamoia voto 2: oltre ai già citati Pieraccioni e Panariello, Carlo Conti negli anni ha lavorato con Dario Cassini, Cristiano Militello, Massimo Ceccherini, Alessandro Paci e via dicendo. E allora, perché a Sanremo ha pensato a questa scelta sciagurata?

Ellie Goulding voto 7: il ritardo della divina Kidman agevola la scaletta e la popstar straniera questa volta l’abbiamo vista in un orario decente. Anche l’interprete non era pronta e infatti il siparietto con Conti non funziona alla perfezione.

Neffa voto 6: celentaneggia sempre più, ma almeno l’esibizione è pulita e dimostra tutto il suo mestiere.

Nicole Kidman voto 5: non proprio un’esclusiva, visto che qualche mese fa era venuta in Italia per il lancio di Agon Channel. E poi, diciamocelo, aggiungono così tanto queste interviste esistenziali a star hollywoodiane che vengono solo per il cachet? Inutile.

Annalisa Scarrone voto 7: un brano alla Cocciante, ma eseguito alla perfezione. Per noi è una delle favorite.

Zero Assoluto voto 7: siamo di parte, Matteo Maffucci è un editorialista di TvZoom, ma il pezzo è convincente. Pagano la mezzora di ritardo e finiscono in zona rossa. Votate gente, votate.

Nino Frassica voto 9: è un genio comico e lo conferma una volta di più, poi però spiazza tutti con la canzone commovente A mare si gioca. Meriterebbe il Premio della critica ad honorem.

Rocco Tanica voto 7: ormai è un po’ prevedibile, ma fa sempre ridere e a quell’ora non è facile.

Antonino Cannavacciuolo voto 5: quasi all’1 di notte per rispondere sul minutaggio della cottura delle uova. Gli autori dovrebbero sforzarsi un po’ di più, prima di mandare le persone allo sbaraglio.

DopoFestival voto 9: con i giornalisti ormai addormentati, a creare l’unica polemica ci pensa il maestro Cosma, instillando il dubbio del plagio nella canzone di Dolcenera. Per il resto una cavalcata della Gialappa’s Band, in splendida forma.

 

twitter@AndreaAAmato

 

(Nella foto, da sinistra, Gabriel Garko, Carlo Conti e Nino Frassica)