Pubblicato il 10/02/2016, 19:36 | Scritto da Gabriele Gambini
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Sanremo – Le pagelle di look di Enzo Miccio: “Ruggeri sexy. Morgan ineccepibile. Arisa ha sbagliato con la polo lamè”

Sanremo – Le pagelle di look di Enzo Miccio: “Ruggeri sexy. Morgan ineccepibile. Arisa ha sbagliato con la polo lamè”
Da Garko alla Ghenea, da Carlo Conti ai cantanti in gara, l'esperto di stile più famoso della televisione commenta gli outfit dei protagonisti sanremesi, in attesa di cominciare, domani alle 13.25 su Real Time (canale 31 DTT), col suo "A Sanremo con Enzo Miccio".

Fustigatore dei costumi catodici. Privo di bulbi piliferi sulla lingua, che usa con sapienza per impartire benedizioni o sonore bocciature in fatto di stile. Enzo Miccio è tornato dalle parti dell’Ariston col suo A Sanremo con Enzo Miccio (dall’11 al 14 febbraio alle 13.25 su Real Time, canale 31 del Dtt) e dice: «Come l’anno scorso, ci intrufoleremo nelle camere d’albergo, nel Casinò, dietro al palco del Festival, per raccontare l’evento e commentare le scelte estetiche dei protagonisti». In attesa di tornare a fianco di Carla Gozzi in Ma come ti vesti?!, di riproporre il suo Diario di una wedding planner e di lanciarsi in un nuovo progetto top secret sempre con la rete Discovery. La prima puntata festivaliera, Miccio la commenta così:

“S” COME SOBRIETÀ: «Mi ha colpito la sobrietà generale degli uomini, un bilanciato mix di eleganza e controllo, senza perdere il lato glamour».

“M” come Morgan: «Ineccepibile. Mi aspettavo delle provocazioni estetiche, invece è stato il trionfo dell’eleganza classica che lo ha valorizzato».

“P” come Padrone di casa: «Carlo Conti ha indossato un magnifico smoking Ferragamo, che ha reso giustizia al suo ruolo di macchina perfetta e mai sopra le righe».

“S” come Sexy: «Enrico Ruggeri è stata forse la nota stonata in fatto di uniformità estetica, perché si è presentato sul palco coi jeans e il giubbino di pelle da rocker. Eppure, sarà per gli occhiali alla Dracula, sarà per l’attitudine teen, l’ho trovato stranamente sexy. E interessante. Beninteso: ho detto interessante, non elegante».

“A” come Arisa: «Lei è brava, ha una voce incantevole, c’era bisogno, per farsi notare, di presentarsi sul palco con una polo lamè? Secondo me no, però ha deciso di farlo ugualmente. Forse per richiamare l’attenzione».

“G” come Garko: «Bello è bello, il suo smoking non era contestabile. Impacciato è impacciato, ma essere lì sul palco dell’Ariston non deve essere facile. Forse si è presentato un po’ troppo fresco di tinta».

“G” come Ghenea: «Nonostante non sia madrelingua, se l’è cavata bene. Ha sfoderato un biglietto da visita eccessivo, con quell’abito tigresse da urlo nella jungla, ma ha saputo correggersi con un bell’abito nero».

“M” come Musica: «Evocativa, mi sono rimasti dentro i pezzi di Noemi e degli Stadio. E poi Rocco Hunt, che ci ha fatto ballare».

“C” come Comicità: «Lo hanno osservato in tanti, Aldo, Giovanni e Giacomo erano sottotono. Mi aspetto un po’ di brio in più da Frassica. Meravigliosa, invece, Virginia Raffaele».

 

Gabriele Gambini

 

(Nella foto Enzo Miccio)