Pubblicato il 10/02/2016, 11:32 | Scritto da Andrea Amato

Sanremo – Le pagelle: al top Raffaele, Pausini, John e Gialappa’s. Bocciati Garko, Aldo Giovanni e Giacomo e i Salamoia

Sostanzialmente un pareggio rispetto all’edizione 2015. Carlo Conti è riuscito a bissare se stesso, con una leggera flessione del 5% per quanto riguarda il numero di telespettatori. La formula è sempre la stessa: tanta musica e pochi fronzoli. Ma entriamo nel dettaglio, più o meno in ordine di apparizione.

Sanremo Start voto 9: anche quest’anno l’anteprima del Festival su Rai 1, al posto di Affari Tuoi in access prime time, è confezionata davvero molto bene. Non è un caso se ha registrato il 34,73% con 9,7 milioni di spettatori.

Lorenzo Fragola voto 5: non ci ha convinto, sempre uguale a se stesso, con una canzone senza picchi, in alto come in basso.

Madalina Ghenea voto 7: bella è bella, ci mancherebbe, ma la ricordavamo molto meglio. Qualcosa non va: forse il trucco e parrucco, che in un’uscita la invecchia, in un’altra la involgarisce. Per il resto fa il suo: la valletta bella, ma inutile.

Noemi voto 7: una bella canzone, con un testo molto interessante, che però purtroppo incide poco sul pubblico, finendo nella zona a rischio eliminazione. Dai tempi delle crisi di panico, finalmente ora domina il palco.

Dear Jack voto 4: ieri ci siamo ricordati perché Leiner, nuovo cantante della band uscita da Amici di Maria De Filippi, era stato eliminato da X Factor.

Virginia Raffaele voto 9: la cosa migliore della prima serata. La sua Sabrina Ferilli è esilarante e ravviva ogni volta la monotonia del palco.

Caccamo-Iurato voto 7: uno dei pezzi migliori ascoltati ieri sera, anche se c’è da dire che a Giuliano Sangiorgi non tutte le ciambelle vengono con il buco, soprattutto se ne fa in quantità industriale.

Gabriel Garko voto 3: tinto male e pieno di botulino. Gigioneggia in maniera goffa, pensando di essere George Clooney. Come uccidere un sex symbol in una sola serata: forse era meglio rimanere nel mistero dei personaggi che interpreta.

Stadio voto 6: è la canzone che ci è piaciuta di più, nonostante gli evidenti problemi di ascolto di Gaetano Curreri, che gli hanno fatto fare una pessima esibizione.

Laura Pausini voto 9: che le puoi dire? Bravissima, furba e anche un po’ paracula. È stato evidente a tutti che la serata di ieri l’ha vinta lei.

Arisa voto 6: scelta molto discutibile per quanto riguarda il look. Dal taglio dei capelli alla Ninetto Davoli (citazione della Gialappa’s Band) al vestito alla Sharon Stone, che non le donava molto. La canzone però è bella e lei dimostra sempre di avere una voce formidabile.

Enrico Ruggeri voto 7: tra i più vecchi in gara, ma con il brano più giovane. Quando la classe non è acqua. Poi però ti deve piacere il genere.

Morgan e Bluvertigo voto 4: sembrerebbe una bella canzone. Sembrerebbe, perché purtroppo ieri la voce di Morgan non si è sentita, l’ha mimata. Come buttare via un grande talento.

Aldo, Giovanni e Giacomo voto 4: il crepuscolo degli Dei. Vengono al Festival per festeggiare i 25 anni di carriera e portano (svogliatamente) un pezzo di 20 anni fa. Che peccato.

Rocco Hunt voto 8: onesto a se stesso, porta la sua musica con gioia e freschezza, tanto groove, un pensiero a Pino Daniele e fa ballare tutti.

Irene Fornaciari voto 5: un testo molto importante e di attualità. Lei dimostra molti più anni di quelli che ha, ma non artisticamente.

Elton John voto 8: rispetto a molti ospiti stranieri che negli anni sono venuti a fare bancomat all’Ariston, almeno lui si è concesso.

Coniugi Salamoia voto 2: perché? Perché uno che è cresciuto con Leonardo Pieraccioni e Giorgio Panariello deve propinarci questo strazio? È una cattiveria che non ci meritiamo.

Kasia Smutniak e Anna Foglietta voto 6: la promozione del film alle 24.20 è inutile e controproducente. Va bene allungare il brodo per l’Auditel, ma almeno gli autori potrebbero sforzarsi di più. Incolpevoli le attrici. La Foglietta l’anno prossimo potrebbe gareggiare.

Maitre Gims voto 6: gli ospiti stranieri ben oltre la mezzanotte sono sprecati, inutile collocarli a quell’ora.

Nicola Savino voto 7: un po’ impacciato e meno brillante rispetto al solito, forse ha accusato l’ansia da prestazione.

Gialappa’s Band voto 10: sempre eccezionali. In un DopoFestival molto divertente, anche se completamente privo di polemiche, loro danno il tocco di classe e giustificano la maratona notturna.

Carlo Conti voto 8: questo aveva dichiarato e questo ha fatto, bissando il successo dell’anno scorso (almeno nella prima serata). Non gli si può contestare nulla. Poi va a gusti.

 

twitter@AndreaAAmato

 

(Nella foto Carlo Conti Virginia Raffele)