Sanremo – Conferenza stampa: i “Fantastici Quattro” sono una famiglia di fatto, ma le unioni civili si discutono a Roma

Belli, sorridenti e simpatici, ecco I Fantastici Quattro del Festival: Carlo Conti «La Cosa», Virginia Raffaele «la nerd», Madalina Ghenea «la ragazza cresciuta con il mito del Festival» e Gabriel Garko «il sex symbol per tutti», etero, gay, sessantenni o giù di lì. Alla prima conferenza stampa del Festival di Sanremo, al via domani sera in diretta su Rai 1, va in scena la serenità. Persino le domande sulle famiglie allargate, di fatto, unioni civili, adozioni, Elton John con marito e figli finiscono a pacche sulle spalle. Dice Giancarlo Leone, direttore di Rai 1: «Non abbiamo idea se Elton John verrà domani al Festival col marito o meno, è stato invitato in tempi non sospetti, ma non credo che il dibattito parlamentare risentirà della sua presenza qui a Sanremo». Virginia Raffaele la prende alla larga: «Per me i duetti devono essere liberi». Gabriel Garko, inconfondibile icona gay, sulla cui sessualità sono stati versati fiumi di inutile inchiostro taglia corto: «Se due persone sono maggiorenni e consenzienti sono libere di fare quello che vogliono, non sono io che devo giudicare, l’importante è che non facciano male agli altri. Quanto a me, mi dicono di tutto: sono consapevole di essere un sex symbol e in quanto tale lo devo essere per tutti: uomini, donne, sessantenni, va benissimo. Mi piace giocarci su, d’altronde noi facciamo spettacolo, dobbiamo far sognare la gente e basta». E bravo Garko.

Su tutti aleggia l’inconsapevole leggerezza di Madalina, che dà una mano al co-conduttore a suo modo: « L’altro giorno un autista che mi ha portato gli abiti ha preso il telefono, pensavo volesse una foto con me e invece mi ha chiesto se riuscivo a fargli fare una foto con Garko. Ed era un uomo». Ecco, qualcuno spieghi a Madalina qualcosa prima che domani salga sul palco e annunci: «Ecco a voi Elton John, è un uomo». Solo un accenno sulla tragedia che ha visto morire un’anziana signora nello scoppio della villa in cui risiedeva Garko. Dice lui: «Ero venuto qui per co-condurre con questa banda di pazzi». Aggiunge Leone: «È un tema che si ritiene di non trattare, apprezzo che la tragedia della villa di Sanremo sia stata gestita con totale discrezione da Garko tenendo dentro di sé tutto, non sono tempi in cui una star dello spettacolo riesce a gestire con tanta discrezione un tema del genere». È chiaro ormai che San Gabriel può tutto: è bello, figo, simpatico, intelligente, discreto, un arcangelo che si sposa perfettamente con il suo santo di riferimento, Sanremo. Poi sì ci sono le canzoni in gara, gli ospiti, il Conti che mette le mani avanti: «Il prossimo anno sarò sicuramente direttore artistico, se condurrò si vedrà». Prima bisogna vedere come andrà questo suo secondo Sanremo, il cui «scheletro è rimasto lo stesso dello scorso anno perché era difficile trovare qualcosa che non aveva funzionato».

Il primo giorno è quello che conta, Conti e i suoi sanno bene che chi ben comincia è già a metà dell’opera, soprattutto quando si tratta del Festival, per questo domani si aprirà con uno schieramento di ospiti: Laura Pausini, Elton John, Maitre Gims, Aldo, Giovanni e Giacomo che devolveranno il loro cachet in beneficenza. Virginia Raffaele stempera l’emozione del pre-dubutto con una battuta: «Non credo di aver veramente metabolizzato il fatto che io sia qui, la vivo come in terza persona, come fuori dal mio corpo». La Ghenea farfuglia la solita storia del divano, da piccola, a casa, a guardare il festival e ora è qui: «Madonna siete veramente tanti, sono emozionatissima. Dal divano a casa quando guardavo Sanremo non immaginavo che ci sono tutte queste persone dietro a lavorare». Vabbè tanto domani non è che il pubblico starà lì a sentirla parlare in italiano.

Tiziana Leone

(Nella foto il cast del Festival di Sanremo 2016: da sinistra Madalina Ghenea, Virginia Raffaele, Carlo Conti e Gabriel Garko)