Pubblicato il 24/01/2016, 13:30 | Scritto da La Redazione
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E Checco Zalone disse “no” al festival di Sanremo – Madalina Ghenea: “Sanremo è il mio Oscar”

Rassegna stampa: Il Sole 24 Ore – Domenica, pagina 40, di Pietrangelo Buttafuoco.

E Zalone disse “no”

Checco Zalone è il nuovo Carmelo Bene. Schivare Sanremo, per come ha fatto il faro di Quo vado? vale per il senso e anche per il significato: è come il fare pipì a scena aperta. L’atteggiamento giusto, insomma, per tenere alto il canone dell’arte. Il grande salentino e la scena resta negli annali del mito di CB a suo tempo, fece acqua in testa ai critici seduti in poltrona. Con uno scatto di zip volle spruzzare tutto il disappunto del genio addosso all’aura mediocritas. Il comico di Bari, oggi, spiegando il no «sarebbe alto il mio cachet e quelli del Festival sono soldi pubblici», bagna di scolorina, per metterla a nudo, la veneranda testa di Roberto Benigni. E ha ragione Tony Damascelli un altro pugliese, lo ha scritto su Il Giornale a sottolineare la differenza di sensibilità tra i due beniamini del pubblico. Benigni, che assai costa, a Sanremo celebra immancabilmente per se stesso il Te Deum.

Benigni, il denaro del servizio pubblico Rai, va da sé, volentieri se lo prende. E Checco, allora, rispetto al furbastro toscano ci fa un figurone perché, appunto, non fa il comunista e non tritura i cabasisi con l’impegno, la Costituzione, i Comandamenti e tutte le maiuscole dell’Etica. Checco discende, dunque, da Carmelo Bene. Fosse pure per incontinenza di genio. E Benigni tanto è l’asola, tanto quanto è il bottone nell’immaginario italiota è solo un tartuffe, nel senso di Molière ovviamente. E se serve ancora un argomento a conferma, eccolo: il Papa, sempre attento allo Spirito del Tempo, per presentare il proprio libro ha chiamato Benigni. A Zalone, che pure è Zalone, non gli ha ancora telefonato. Il senso e il significato: è proprio troppo alto il canone.

 

 

Rassegna stampa: Gente, pagina 32, di Sabina Bonalumi.

Sanremo è il mio Oscar

L’Ariston è la consacrazione della bambina romena, che da piccola imitava Albano e Romina. I suoi segreti? Misure da star, cabala e scacchi.

Se fosse rimasta nella sua piccola Slatina, angolo industriale della Romania meridionale, avrebbe studiato per diventare psicologa. E immaginate che effetto per un paziente ritrovarsi su un lettino a snocciolare la propria esistenza avendo davanti la statuaria Madalina Ghenea. Poi, però, a 15 anni, mentre cullava il sogno di diventare intima di Jung e Freud, nel silenzio della sua cittadina, dove c’è solo una grande fabbrica di alluminio e non esistono né tram né corriere, per una volta è passato… il treno della fortuna. Quello che se sai cogliere al volo significa svolta. Madalina non ci ha pensato molto. Ha riempito in fretta una valigia, più sogni e speranze che abiti, ed è partita. Destinazione Italia. Moda. Casting. Passerelle: la prima per Gattinoni. Corpi sottili e 1 metro e 80 di altezza sono merce ghiotta per gli stilisti. Se poi sono corredati da un viso splendido, unico, un po’ mediterraneo, a tratti esotico, la ragazza magra magra che da bimba si vedeva bruttina diventa oro. Lei che di oro ne aveva visto pochino fino a quel momento: papà ex calciatore e poi impiegato nelle costruzioni, mamma veterinaria, un fratello maggiore. «Siamo molto uniti, i miei hanno provato a darci tutto quello che avevano», ha dichiarato Madalina, ricordando l’infanzia trascorsa nella Romania difficile del dopo Ceausescu, fatta di rinunce, semplicità, corse in campagna, partite a scacchi, raccolte di foglie e serate passate davanti a un piccolo televisore a guardare il Festival di Sanremo.

Felicità di Al Bano e Romina è il suo brano preferito. Lo cantava da bimba, cercando di imitare la coppia davanti allo specchio. Piccole cose che per lei diventavano grandi perché condite dall’amore della sua famiglia. Quello vero, che lei ha sempre ricambiato. Adesso che Madalina è cresciuta ed è diventata una stella, contribuisce economicamente al benessere dei genitori. E si sente bene. La sua prima fan e consigliera è mamma Costanza. La donna alla quale dobbiamo dire due volte grazie. Uno, per aver messo al mondo una creatura sublime come Madalina. Due, per averla incoraggiata quando non era più così sicura di voler continuare nel mondo della moda e stava per mollare tutto. Cresciuta con il sogno del cinema e con il mito di Anna Magnani, Silvana Mangano e Sophia Loren, la Ghenea fa il suo esordio in Tv con uno spot di una compagnia telefonica, accanto a Raoul Bova e Teresa Mannino. Presto, però, arriva la Tv con Ballando con le stelle e poi il primo ciak: I soliti idioti, con Fabrizio Biggio e Francesco Mandelli, in cui interpreta il ruolo della bellona da cartellone. Poi arriva l’occasione che la fa conoscere anche al pubblico raffinato. Madalina è la musa senza veli di una delle scene più intense del film Youth La giovinezza, di Paolo Sorrentino. Per lui interpreta Miss Universo, la donna ideale, giovane, ma con grinta e testa. Come è lei.

Madalina non si accontenta: nella vita, nel lavoro e in amore. È una che si impegna, studia, non si butta nella mischia, ma calcola, da brava scacchista, ogni mossa. Azione e reazione. Si descrive come una donna impulsiva, istintiva, diffidente, precisa e pigra. Una che quando si innamora dà tutta se stessa. Ora è single (ancora per quanto?), ma vanta un palmares di fidanzati da Oscar. Per due anni è stata legata all’attore Gerard Butler, poi per otto mesi ha fatto coppia fissa con Michael Fassbender e si è tanto parlato di una sua amicizia speciale con Leonardo DiCaprio. Riservatissima, svela solo che per conquistarla un uomo deve farla ridere, incuriosirla e deve impegnarsi a tenere distanti noia e routine. Ma nell’immediato per lei c’è solo il lavoro. Il palco dell’Ariston, pieno di musica e fiori, che aspetta solo di vederla sfilare con abiti meravigliosi. Un sogno per lei che ora diventa realtà. Crede nell’astrologia, Madalina, e nel potere cabalistico dei numeri. È nata l’8 agosto 1988 (8-8-88), è alta un metro e 80, ha la bocca a cuore (sembra un 8 orizzontale!) e 89-61-89 sono le sue misure. Il significato del numero 8 è simile al simbolo dell’infinito, della riuscita. E della vittoria. Avevate dubbi?

 

(Nella foto Madalina Ghenea)