Pubblicato il 18/01/2016, 15:30 | Scritto da Tiziana Leone

A fine febbraio torna Montalbano. Prima di lui le fiction su Luisa Spagnoli e sul poliziotto anticamorra Roberto Mancini

Il ritorno del Commissario Montalbano, la storia del vicecommissario romano Roberto Mancini e l’Italia degli anni ’20 nella figura di una grande imprenditrice, Luisa Spagnoli. Sarà anche il mese del Festival di Sanremo, ma il febbraio di Rai 1 si presenta già da ora pieno di fiction, destinate, almeno sulla carta a fare grandi numeri. In testa c’è ovviamente il Commissario Montalbano, interpretato da Luca Zingaretti, che torna il 22 e il 29 febbraio con due episodi inediti, Una faccenda delicata, estrapolato da uno dei racconti della raccolta Un mese con Montalbano incentrato su un caso di pedofilia e La piramide di fango, in cui il Commissario si troverà ad indagare sulla morte di una giovane donna che coinvolgerà l’intero mondo dell’edilizia. Ma la principale novità di queste due nuove puntate, sempre dirette da Alberto Sironi, è l’arrivo nel cast di Sonia Bergamasco nel ruolo di Livia, storica fidanzata di Montalbano. Prima di Zingaretti su Rai 1arriva sua moglie, Luisa Ranieri, protagonista delle due puntate, in onda il 1 e 2 febbraio, di Luisa Spagnoli, la fiction dedicata alla storia dell’imprenditrice degli anni ’20. Lottando contro tutte le convenzioni dell’epoca, la Spagnoli, il cui ritratto campeggia sulla facciata dell’azienda sulle colline di Santa Lucia, a Perugia, fondò due aziende simbolo del made in Italy: la Perugina e la griffe di moda che prese il suo nome.

Il 15 e il 16 febbraio sarà invece il turno di Beppe Fiorello, un nome una garanzia di ascolti, che stavolta porta sul piccolo schermo Io non mi arrendo, la storia di un poliziotto anticamorra, Roberto Mancini, che ha sacrificato la propria vita facendo il proprio dovere pur conoscendone i rischi: ha scoperto e denunciato il traffico di rifiuti tossici sparsi tra la Campania e la cosiddetta terra dei fuochi e si è ammalato di cancro. Una storia degna del miglior Fiorello. Riusciranno i nostri eroi a ripetere le gesta dell’umile Don Matteo?

 

Tiziana Leone

 

(Nella foto Luisa Ranieri)