Pubblicato il 01/12/2015, 21:04 | Scritto da Angelo Cali
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“The Jinx: la vita e le morti di Robert Durst”: una docuserie di HBO riapre un caso che ha sconvolto l’America

New York, 31 gennaio 1982. Robert Durst, rampollo di una ricchissima famiglia di immobiliaristi, denuncia la scomparsa della moglie Kathie, con cui sta attraversando un momento di crisi. Da allora della giovane donna si perde ogni traccia, mentre la vita di Durst, come quella di uno iettatore (jinx), inizia a essere costellata da una scia di crimini irrisolti. È la sconvolgente storia vera raccontata da The Jinx: la vita e le morti di Robert Durst, la docu-serie in sei episodi prodotta da HBO sulla vicenda del miliardario newyorkese sospettato di tre omicidi, che Sky TG24 propone, in prima visione per l’Italia da domani, 2 dicembre, ogni mercoledì alle 21.10 (e successivi passaggi alle 23.10 di domenica) su Sky TG24 HD (canali 100 e 500 di Sky) e in chiaro, visibile a tutti, sul canale 27 del digitale terrestre.

Questo eccezionale e innovativo documento ha scavato così a fondo nella vita di Durst, da portare alla riapertura del suo caso. The Jinx ha infatti scoperto nuove prove e rivelato dichiarazioni shoccanti del protagonista: per questo Robert Durst è stato arrestato dall’Fbi con l’accusa di omicidio volontario e ora è in attesa di processo.

Nel 1982 Robert Durst è sospettato di essere coinvolto nella scomparsa della sua giovane e bella moglie, Kathleen McCormack. Poco prima di sparire la donna aveva chiesto il divorzio, che le era stato rifiutato, e Durst appare subito come il principale indiziato, senza però venire mai incriminato. Nel 2000 le indagini sono vicine a una svolta, quando la polizia decide di interrogare Susan Berman, amica e portavoce di Durst all’epoca dei fatti. La donna però, poco prima di poter essere ascoltata, viene trovata morta in casa sua a Los Angeles. Nel 2001 un nuovo crimine segna la vita di Durst: il cadavere di Morris Black, suo vicino di casa in Texas, viene ritrovato smembrato nella baia di Galveston, chiuso in sacchi della spazzatura e privo della testa. Il miliardario ha sempre sostenuto la sua innocenza, rimanendo a lungo un uomo libero. Brillante, solitario e oggetto di un’implacabile attenzione da parte dei media americani, l’uomo, che non aveva mai parlato pubblicamente, ha scelto di collaborare spontaneamente alla realizzazione di questa docu-serie, nonostante il parere contrario dei suoi avvocati.

 

Angelo Calì

 

(Nella foto Robert Durst)