Pubblicato il 24/11/2015, 13:31 | Scritto da La Redazione

Niente pay-tv per Campo Dall’Orto: cortocircuito Viale Mazzini – Sky con Italiaonline, La7 con WebSystem

Rassegna stampa: Il Fatto Quotidiano, pagina 16, di Cavallo Morente.

Niente pay-tv per CDO: cortocircuito Viale Mazzini

Ah, che stanchezza. In Rai si è faticato in questi giorni. Per gli speciali di Parigi? No. Per ordinare i caffé al bar? No. Per leggere, esaminare e condividere le vaporose riflessioni di Antonio Campo Dall’Orto, il direttore generale che ha occupato una pagina del Corriere della Sera per non dire niente. Anzi, soltanto per lasciare qualche messaggio in codice. Domenica mi ha svegliato un collega romano di Viale Mazzini: “Anvedi, fratè, ma che Matteo Renzi c’ha mandato Paul Valéry? Cdo è un maestro con gli aforismi, ma qualcuno gli ha spiegato che deve fa’ er dg e non er poeta?”. A me in versione poeta, ammetto, non dispiace. È come dg, che mi preoccupa. Parla di televisione come se fosse proveniente da un mondo lontano. Sì, dagli anni novanta. Spiega cose innovative che sono vecchie da tempo. Soltanto i messaggi di Cdo sono evidenti: avviso di sfratto per Andrea Vianello (Rai 3), critiche a Massimo Giannini senza citarlo, colpevole di non essere un soldato renziano, ma un giornalista. Dopo un’intervista fluviale al Corriere, ecco ieri un pezzo su Repubblica di fonti di Viale Mazzini che illustra l’ipotesi piattaforma Rai a pagamento con eventi sportivi e cinema.

In Viale Mazzini è scattato il momento panico, tutti a correre al bar per domandarci che cavolo di progetto abbia in mente Cdo: la gente non vuole pagare il canone, chi avrà lo stomaco di pagare ancora? Ma presto è arrivata la vocina di una vocina che ha ascoltato Cdo e s’è sparsa in azienda: non è vero, non è un’idea del dg. Allora di chi è? Le risposte sono due: o Cdo non controlla la Rai e la comunicazione o qualcuno ha trasformato il settimo piano di Viale Mazzini in una zona di battaglia. Per adesso, Cdo ha azionato la modalità Ignazio Marino: non si fida di nessuno, denuncia l’illegalità, osserva a distanza. Ma è un attimo e poi si diventa un alieno. Più che strano, inefficiente.

 

Rassegna stampa: Italia Oggi, pagina 20, di Claudio Plazzotta.

Sky con Italiaonline

Il broadcaster lascia Websystem 24 e cambia concessionaria. Accordo per la raccolta del sito.

Si interrompe dopo quattro anni la partnership che legava Sky.it alla concessionaria Websystem 24 del gruppo II Sole 24 Ore. Il broadcaster televisivo, infatti, nei prossimi giorni presenterà l’intesa che ha siglato con Italiaonline per la raccolta pubblicitaria sul web, dove Sky raggiunge audience notevoli e su cui punta moltissimo per sviluppare offerte e ingaggiare ancor più strettamente il pubblico degli abbonati. Italiaonline è tra le principali concessionarie specializzate su Internet e, tra gli altri asset, raccoglie pure Libero.it e Virgilio.it, portali oggetto, dal 2013, di una partnership con Mediaset Publitalia per l’utilizzo di video dei programmi del Biscione (che però continua a raccoglierne la pubblicità, riconoscendo a Libero e Virgilio solo una fee come piattaforma distributiva).

E mentre Italiaonline riesce a collaborare, anche se in ambiti diversi, con i due più grandi gruppi televisivi privati in Italia, ecco che Websystem 24 (che ha in portafoglio pure i siti di Fox, DeabyDay, Sport Outdoor 24 e Ticketone) vira verso i siti del network di La7, finora raccolti direttamente da Cairo Communication. Alla concessionaria del gruppo Il Sole 24 Ore verrà infatti affidata la raccolta in esclusiva di La7.it, Tgla7.it, La7d.it e delle app Tgla7 e Crozza nel paese delle meraviglie. Come spiegano dalla tv controllata da Urbano Cairo, «La7 ha scelto la partnership con Websystem 24 al fine anche di accelerare lo sviluppo dei ricavi del proprio business digitale, con l’obiettivo di incrementare di circa un milione di euro la marginalità di questa area nel prossimo anno. Il contratto ha scadenza il 31 dicembre 2016 ed è rinnovabile per un ulteriore anno al raggiungimento di un obiettivo di ricavi annui predefinito».

 

(Nella foto Antonio Campo Dall’Orto)