Pubblicato il 23/11/2015, 15:32 | Scritto da Peter Parker

Lotte intestine: Peter Parker ci accusa di essere “guidati” nelle nostre scelte editoriali. Ecco lo scambio con il direttore di TvZoom

Poiché non sono in buoni rapporti con il direttore di TvZoom, poiché lui ha ritenuto di criticare il mio articolo che ho scritto qualche settimana fa sulla trasferta di Laura Pausini e ne ha anzi preso le distanze, dirò quanto segue in merito a questo e ad altri blog televisivi. TvZoom nella giornata di ieri non ha sottolineato gli ascolti, perlomeno deludenti, dello speciale La meraviglia di essere simili con Laura Pausini su Rai 1: ricordo che ha totalizzato nell’access prime time 3 milioni 800mila spettatori con un misero 14,85% di share a fronte di Striscia la notizia che ha portato a casa 4 milioni 583mila spettatori con il 17,8% di share. Per fare un confronto con due settimane fa (non la settimana scorsa, perché gli ascolti risentivano delle notizie sulle stragi di Parigi), il programma di access prime time di Rai 1 Affari Tuoi aveva totalizzato 4 milioni e mezzo di spettatori con il 18,66% di share a fronte di 4 milioni e 100mila spettatori con il 17,06% di Striscia.

Poiché non me ne importa un piffero di Laura Pausini, ma ci tengo alla dignità personale e professionale, prendo a spunto questa carenza per dire che i blog televisivi, questo e un altro paio, sono oggetto da parte mia di forti sospetti di interessi privati, molto più dei già sospettati giornalisti di quotidiani. Non capisco come questi blog televisivi possano trattenersi dal ricattare i loro interlocutori: avendo bisogno di finanziamenti immediati per sopravvivere, come si trattengono dal clientelarismo? Cioè: cosa fermerebbe  TvZoom o Davide Maggio o TvBlog dallo spennare qualche pollo (produttori, broadcaster specialmente) scrivendone male  fintanto che i suddetti polli non iniziassero a fare pubblicità sui loro blogghetti? Il sospetto vale anche per qualsiasi altro editore. Ma c’è una differenza: i blogghetti come questo hanno gente come Peter Parker tra i collaboratori e non Roberto Saviano o Oriana Fallaci. Questo per dire che più abbassi la professionalità, a volte fino a livello terra, più sale il livello del sospetto. Almeno il mio.

Se questo sarà il mio ultimo articolo, saprete con chi prendervela.

 

Peter Parker

 

Caro (si fa per dire) Peter Parker,

ieri abbiamo dato eccome la notizia degli ascolti di Laura Pausini (leggi qui), senza darne enfasi, perché la giornata è stata occupata dalla ben più interessante intervista del direttore generale Rai, Antonio Campo Dall’Orto, al Corriere della sera, perché, come sai, non parla spesso. E poi abbiamo dato ampio spazio a una nostra bella videointervista alla splendida attrice Isabella Ferrari, che debutta nella serie cult In Treatment. Insomma, ho deciso che le notizie su cui puntare per la giornata fossero più interessanti dello share della Pausini.

Mi diverte il fatto che tu accusi il giornale su cui scrivi (siamo una testata registrata al tribunale di Roma, ricordi?) di essere eterodiretti in questo caso dall’entourage di Laura Pausini, che a sua volta ci accusa della stessa cosa, ma con altri mandanti. Altresì mi diverte la tua accusa di ricattare broadcaster o produttori per stare in piedi economicamente, quando sai benissimo che viviamo delle risorse che ogni anno mettono i nostri editori, persone che tu conosci molto bene, visto che è l’unico motivo per cui scrivi e, purtroppo, scriverai ancora sulla testata che dirigo.

È sempre un piacere confrontarmi con te pubblicamente, perché come vedi TvZoom è molto libero. Forse troppo.

 

twitter@AndreaAAmato

 

 

(Nella foto Laura Pausini)