Pausini a Miami: Spinelli escluso dalla presentazione per aver parlato di finti concerti sold out
Continua, soprattutto tra gli addetti ai lavori, la polemica sull’esclusione di due giornalisti alla presentazione del nuovo disco di Laura Pausini a Miami (leggi qui). Ieri avevamo dato alcune precisazione (leggi qui), ma oggi dobbiamo tornare sulla vicenda per fare una precisazione della precisazione. Abbiamo scritto che l’ostracismo era stato causato da ragioni personali e non professionali, ma andando ancora più a fondo, abbiamo scoperto che almeno in un caso dei due, la questione è prettamente legata alla sfera lavorativa. Ricostruiamo il tutto, partendo dall’antefatto: nella primavera del 2014 l’impresario dei concerti di Laura Pausini compra una mezza pagina di un quotidiano nazionale per celebrare le due date dell’Arena di Verona sold out, annunciando che anche le future date di Taormina sono esaurite. Notizie false: i concerti erano tutt’altro che esauriti (il tutto può essere verificato alla Siae).
Alla conferenza stampa di un concerto di Ligabue, pochi giorni dopo, con presente lo stesso impresario viene annunciato il sold out e così il giornalista del QN Andrea Spinelli chiede se si trattasse di esaurito reale o finto, come quello strombazzato in occasione del tour della cantante. L’impresario, a quel punto, riferisce a Laura Pausini che è stata attaccata personalmente, senza rendersi conto (o facendo finta di non capire) che l’accusato di «marketing ingannevole» in realtà era proprio lui. Quello che poi si sono detti la Pausini e Spinelli non ci è dato saperlo, ma fatto sta che da quel momento il giornalista non è più stato gradito. Tanto meno a Miami.
(Nell’immagine la locandina del tour 2014 di Lura Pausini)