Pubblicato il 28/09/2015, 19:06 | Scritto da Andrea Amato
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Netflix: ben venga un nuovo player a smuovere il mercato, ma ancora non si capisce quale sia la sua killer application?

Netflix: ben venga un nuovo player a smuovere il mercato, ma ancora non si capisce quale sia la sua killer application?
Per il debutto pare si stata scelta la serie “Marco Polo”, mal recensita negli Stati Uniti. Riuscirà la tv in streaming a conquistare gli italiani anche senza il calcio?

Come riportato oggi da TvZoom, il numero uno di Netflix Reed Hastings ha previsto che fra 10 o 20 anni al massimo nessuno guarderà più la tv generalista o avrà un abbonamento a una pay tv (leggi qui). La televisione si guarderà esclusivamente in streaming e on demand. Probabile, già oggi in Italia una grande percentuale di under 40 utilizza le pay tv come jukebox di contenuti, da vedere in maniera non lineare. Fra poche settimane Netflix arriverà anche in Italia e c’è, ovviamente, molta attesa. Per alcuni sarà un apocalisse del sistema televisivo italiano, per altri non ci sarà da preoccuparsi, anche perché lo hanno già fatto e si sono premuniti di conseguenza. Per noi di TvZoom sarà sicuramente un bene, per due motivi. Il primo è strettamente culturale: un nuovo player aiuta la concorrenza, agevolando il progresso inevitabile di tutti gli attori in scena, a favore del telespettatore. L’altro è tecnologico: per sostenere imprese di questo genere c’è forte bisogno di crescita strutturale nelle telecomunicazioni, che ormai è un indicatore indiscutibile di evoluzione e civiltà di un Paese. Quindi: ben venga Netflix.

A questo punto, però, fatte tutte le premesse sui massimi sistemi del progresso televisivo, entriamo nel dettaglio dei contenuti di questo nuovo soggetto. Come funzionerà l’abbiamo già scritto qualche mese, dopo averli incontrati di persona (leggi qui), mentre sull’offerta di titoli e catalogo leggi qui. A dettare il debutto italiano della tv in streaming dovrebbe essere la serie Marco Polo, prodotta dall’americana The Weinstein Company, che però negli Usa non ha raccolto grande successo. Anche la Bibbia di Hollywood, Variety, l’ha recensita in maniera molto fredda: il sentire comune è che sia una brutta copia del Trono di Spade. Intanto, però è già in lavorazione la seconda stagione.

La domanda che però ci poniamo noi è: quale sarà la killer application di Netflix in Italia? Difficilmente potrebbe essere Marco Polo e forse non lo sarebbe nemmeno il blockbuster House of Cards, prodotto da Netflix, ma dato in esclusiva a Sky. Questo perché il mercato italiano è ben diverso da quelli anglosassoni. Le nostre pay vivono ancora sul calcio, anche se negli anni Sky sta consolidando stagione dopo stagione l’intrattenimento. Il cinema, prendendo in considerazione anche i canali pirata, è alla portata di tutti. Quindi, davvero, si fatica a pensare in che maniera potrebbe penetrare Netflix da noi, che viviamo in un Paese per vecchi.

 

twitter@AndreaAAmato

 

(Nella foto il logo di Netflix)