Pubblicato il 18/09/2015, 16:04 | Scritto da Andrea Amato

Antonio Ricci fa un monologo contro Mediaset e poi annuncia le novità di “Striscia”: De Filippi, Scotti, Venier e De Sica

Antonio Ricci fa un monologo contro Mediaset e poi annuncia le novità di “Striscia”: De Filippi, Scotti, Venier e De Sica
Il padre del tg satirico di Canale 5 presenta la 28esima edizione del programma e spara una raffica di battute contro il suo editore. Poi si passa ai nuovi conduttori. Ecco tutte le dichiarazioni.

«La sfiga di Cologno Monzese è nota in tutta Italia. Quando arrivi dalla tangenziale senti le urla dei fantasmi delle trasmissioni cancellate o mai mandate in onda. A noi di Striscia la notizia ci hanno deportato qui per avere qualcosa di vivo, oppure per ammazzare qualcosa di forte», parte così Antonio Ricci alla conferenza stampa della 28esima edizione del tg satirico di Canale 5. Fossero tutte così le conferenze stampa, questo lavoro sarebbe ancora più divertente. E poi: «Solo prendendo spunto da Cologno Monzese potremmo fare mesi e mesi di trasmissione, qui ci sono tutte le nostre rubriche: I nuovi mostri, Fatti e rifatti, Spetteguless, Truffe e via dicendo», e siamo solo al minuto due della conferenza nel nuovo studio 14, allestito e addobbato anche esternamente, dopo il trasloco da Milano 2. «Ci hanno deportato qui perché gli studi sono vuoti, questa azienda non produce più».

Poi si passa agli attacchi mirati: «Finalmente abbiamo conosciuto Marco Giordani (amministratore delegato di Rti, ndr), il Lele Mora di Mediaset. Pettegolezzi di cortile dicono che sia il responsabile del fallimento dell’operazione Endemol, costata all’azienda 320 milioni di euro». Siamo al minuto 4 e non è finita: «In molti dicono che l’uscita di Mediaset dal bouquet di Sky sia stata una grande cazzata e gli stessi dicono che sia un’operazione per favorire la vendita dell’azienda alla Vivendi di Bollorè. Verificheremo anche questo pettegolezzo». E poi la stoccata finale: «Quello che rovina Mediaset è la burocrazia, vediamo se riusciranno a far passare la gioia e l’entusiasmo anche a noi». Cinque minuti di monologo dedicato all’editore, poi si passa alla nuova stagione: le novità principali riguardano le conduzioni.

Si parte lunedì 21 settembre con Michelle Hunziker e Maria De Filippi, come anticipato a luglio da noi di TvZoom (leggi qui). Il 23 e 24 settembre primo passaggio di consegne tra la Maria Nazionale e Gerry Scotti, che a sua volta cederà la poltrona a Mara Venier. Da lunedì 28 l’altra grande novità: Christian De Sica. Mentre dal 26 ottobre si riforma la coppia tra Hunziker ed Ezio Greggio. Dal 30 novembre rientra Enzo Iachetti a sostituire la showgirl svizzera, che però riprenderà posto dal 25 gennaio al 6 febbraio. Oltre ci saranno Ficarra e Picone fino al 4 giugno.

Maria De Filippi, in collegamento da Roma, spiega la sua scelta: «Quando chiama Striscia la notizia non si può dire di no, è come Sanremo per la Rai. Spero che la mia conduzione cupa, mixata a quella solare di Michelle, dia un risultato esplosivo». E poi avvisa: «Antonio, non posso scendere le scale, perché mi sono fatta male a un alluce, guarda». Pronta la risposta di Ricci: «È la prima volta che vedo in collegamento un alluce, noi della tv siamo più abituati agli indici». Michelle Hunziker si dice felice e a casa, nella famiglia di Striscia, e assicura tutti che quest’anno non rimarrà incinta. Poi, riguardo il debutto della figlia Aurora Ramazzotti nel day time di X Factor, dice: «Come mamma sono preoccupata ed emozionata. Da genitore sono convinta che possa dare molto, poi lo si vedrà in video».

Si passa quindi alla presentazione dei nuovi inviati: Riccardo Trombetta («In arrivo da Le Iene, la nostra Under 21», dice Ricci), la marocchina Rajae Bezzaz, Chiara Squaglia, Pinuccio (fenomeno dei social), Eugenio il Genio. Dario Ballantini farà due nuovi personaggi: Ignazio Marino, sindaco di Roma, e Angela Merkel. Una parola va spesa per il caso di Fabio e Mingo, allontanati perché accusati di taroccare i servizi: «Ancora non abbiamo capito il motivo di un atteggiamento del genere. Ci siamo rimasti male, ma non potevamo fare altrimenti. Se tutti i giornali italiani adottassero la stessa linea di condotta nostra, le redazioni sarebbero vuote», sentenzia Ricci.

Altro tema caldo la guerra degli ascolti con Affari tuoi: «È solo per fare un po’ di casino, a noi non interessa. Abbiamo due target completamente diversi, il nostro 15-54 prelibato per la pubblicità, loro hanno un pubblico vecchio. Certo, appare strano che i pacchi più ricchi rimangano sempre nelle ultime scelte, per mantenere alto lo share. Perché voi di TvZoom non andate a verificare? La cosa più strana, però, è che Rai 1 mandi in onda un programma diseducativo dove il messaggio è “Apri un pacco e risolvi i tuoi problemi”, invece di fare servizio pubblico. Cosa che invece facciamo noi, pur essendo su un’emittente privata.», chiosa Ricci. E MasterChef: «Non credo che guarderò la nuova edizione, ma non garantisco che non ci siano strascichi da quella passata».

La chiusura è sulla comicità: «Mediaset ha fatto male a non tenere la Gialappa’s Band. Per me gli avrebbero dovuto dare un vitalizio, solo per aver inventato Tafazzi. Riguardo la comicità sono felice se ci sono nuovi programmi in vista, ma bisogna fare attenzione a non cannibalizzare i comici come si è fatto negli ultimi anni». E poi tutti al buffet dietro lo studio, dove è stato allestito il museo di Striscia, con i memorabilia e la colonna in plexiglass con tutte le denunce ricevute. Ah, se tutte le conferenze fossero così…

 

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(Nella foto Antonio Ricci)