Pubblicato il 08/09/2015, 19:30 | Scritto da Andrea Amato

“Pechino Express”, la grande forza del format e della comunicazione: i personaggi famosi non servono più

“Pechino Express”, la grande forza del format e della comunicazione: i personaggi famosi non servono più
L’adventure reality di Rai 2 ieri ha fatto, alla quarta edizione, il debutto migliore, in una stagione in cui i vip sono davvero di secondo livello. Questo significa che il programma è entrato nel cuore della gente.

Ieri la prima puntata di Pechino Express, prime time su Rai 2, ha registrato il 10,49% di share media con 2,315 milioni di italiani collegati, con un’età media di 48 anni. Questa quarta edizione debutta nel migliore dei modi, visto che l’anno scorso il risultato era stato del 6,75% con 1,365 milioni, nel 2013 del 9,45% con 1,921 milioni e nel 2102, alla prima edizione, aveva portato a casa il 6,89% di share media con 1,666 milioni di contatti. Il dato è ancora più sorprendente soprattutto giudicando il cast delle coppie: mai come quest’anno sono così poco conosciuti al grande pubblico. La più popolare, probabilmente, è Paola Barale, lontana dalla tv ormai da molti anni. Cosa significa questo? Innanzitutto che la forza del format ormai è superiore a qualsiasi tipo di notorietà dei partecipanti. È talmente rodato e amato dal pubblico, che se ci andasse la redazione sconosciuta di TvZoom al completo, probabilmente, gli ascolti non sarebbero molto diversi.

In questi quattro anni Rai 2 e Magnolia hanno comunicato perfettamente un prodotto vincente, cullandolo e crescendolo nel tempo, senza avere fretta e paura dell’Auditel, rendendolo uno dei brand di punta della rete diretta da Angelo Teodoli. Questo traguardo potrebbe essere una svolta culturale per l’Italia, per anni tiranneggiata da vippettini senza né arte né parte (e dai loro malefici agenti), unico caso nel panorama televisivo mondiale: nelle altre edizioni di Pechino Express o di Survivor (L’Isola dei famosi) i concorrenti sono persone comuni. Certo, lo spostamento dall’Asia al SudAmerica ha facilitato il tutto per ragioni linguistiche, non solo per la narrazione dello show, ma anche per la comprensione dello spettatore a casa. Ormai, però, Pechino Express vive di vita propria e non ha più bisogno del fastidioso doping del personaggio famoso. Speriamo faccia proseliti.

 

twitter@AndreaAAmato

 

(Nella foto Costantino della Gherardesca)