Pubblicato il 30/08/2015, 15:04 | Scritto da La Redazione
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Rassegna stampa – Amadeus: “Sono tornato e non mollo più”

Rassegna stampa: Libero, pagina 27, di Antonella Luppoli.

“Sono tornato e non mollo più”

La rinascita di Amadeus: da escluso dalla televisione a nuovo re dei quiz, con il successo di “Reazione a catena”.

La rinascita televisiva di Amadeus è figlia di una Reazione a catena. Non poteva esserci quiz più azzeccato per il conduttore che ha ritrovato il suo posto sul piccolo schermo proprio partendo dallo show che nel preserale estivo di Rai 1 continua a fare incetta di ascolti: in media il 27-28 per cento di share. Per premiare il buon lavoro ecco che è arrivata la promozione in prima serata, da martedì 8 settembre su Rai 2 con Stasera tutto è possibile e il 20 settembre su Rai 1 con Reazione a catena Extra. Senza dimenticare l’appuntamento con Mezzogiorno in famiglia durante il week end. «Sovraesposizione da effetto domino? Macché… Adesso non mollo più nulla», scherza Amadeus che per anni è rimasto in panchina e che adesso può indossare di nuovo la casacca da titolare. «Se non fossi tornato in tv, avrei provato a fare l’allenatore di calcio».

Partiamo dagli ascolti di Reazione a catena che quest’anno sono altissimi.

«Sta andando benissimo, migliorarci rispetto alla passata stagione in cui avevamo battuto Il Segreto non era semplice eppure ce l’abbiamo fatta».

Perché questo enorme successo?

«Quando un programma diventa un appuntamento immancabile per il bambino di 6 anni, la teenager di 15, la mamma di 40 e la nonna di 75 vuol dire che è trasversale, che piace a tutti, che è per dirla con Pippo Baudo nazionalpopolare».

L’aggettivo nazionalpopolare non le pesa…

«Affatto, spero di fare per tutta la vita programmi nazionalpopolari, perché vuol dire che sono popolari a tutta la nazione».

Da quando è arrivato al timone della trasmissione gli ascolti si sono impennati. Che cosa ci mette di suo?

«Reazione a catena è un format forte, io ho cercato di creare un bel clima e di dare l’imprinting fresco e veloce che mi porto dagli anni in radio. Inoltre, il successo de L’Eredità che ho condotto per diverso tempo mi ha permesso di essere identificato dalla gente come un volto del preserale, quando mi hanno visto a Reazione a catena è stato quasi come se fossi tornato».

Ma tornerebbe a L’Eredità?

«Potessi tornare indietro non la lascerei. Ma sono molto felice che il programma faccia bene, Carlo Conti è un amico e un grande professionista gioisco con lui per il successo della trasmissione».

Rai 1 regala a Reazione a catena una prima serata il prossimo 20 settembre. Che cosa vedremo?

«Reazione a Catena Extra è una festa. Vedremo le quattro squadre migliori del programma scontrarsi e contendersi il primato. È un esperimento perché per la prima volta il quiz puro sbarca in prima serata, non ci saranno vip o varietà, solo gioco».

Il programma tornerà la prossima estate con lei alla guida?

«Per quello che so sì torneremo»

Non si pensa magari a testare la validità del programma in altri periodi dell’anno, per esempio le vacanze di Natale?

«Non credo che ci si stia pensando. Qualora però me lo chiedessero io sarei prontissimo, con indosso la mia giacca azzurra, ormai non mollo più nulla (ride, ndr)».

La prontezza viene della fatica che ha fatto negli anni in cui si era defilato un po’ dalla tv?

«Sì, ma non ho rimpianti. Stare lontano dalla tv mi ha insegnato tante cose: ho scoperto di essere paziente e di amare profondamente il mio lavoro. Non ho mai avuto l’ossessione di tornare, ma sono felice per come è andata».

Se ripensa a quel periodo che effetto le fa essere conteso oggi tra due direttori, Giancarlo Leone e Angelo Teodoli?

«Devo ringraziarli perché da entrambi ho ricevuto grandi attestati di stima. Dico sempre che sono in Rai, non faccio differenza tra le reti. L’importante è fare bene. Quel periodo è stato duro ma ho capito che anche a 50 anni, con umiltà, si può riscalare la montagna».

A chi deve dire grazie?

«Più di tutti ai miei genitori che non mi hanno mai impedito di seguire la mia strada. Negli anni 70 se dicevi che volevi fare il presentatore molti pensavano che non volevi lavorare. Loro invece mi hanno dato fiducia».

Dall’8 settembre sarà in prima serata su Rai 2 con Stasera tutto è possibile.

«Sì, è un format francese che va in onda in gran parte del mondo. Tutto si svolge in una casa inclinata di 22.5 gradi e qui si mettono in gioco 7-8 vip. Cinque puntate senza gara, giuria o televoto: è il racconto di una serata tra amici tra giochi di società e divertimento».

Perché dovrebbe piacere al pubblico?

«Perché è molto divertente e poi perché spesso mostra il lato inedito dei personaggi tv, il lato più sornione e goliardico».

 

(Nella foto Amadeus)