Pubblicato il 02/08/2015, 15:01 | Scritto da La Redazione
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“Diseducativo e pericoloso: fermate il reality sul Monte Bianco”

RASSEGNA STAMPA: La Repubblica, pagina 18, di Leonardo Bizzarro

“Diseducativo e pericoloso: fermate il reality sul Monte Bianco”

Il Cai contro lo show in lavorazione di RaiDue

Le guide: “Prevenuti, sarà uno spettacolo utile”

 

TORINO. Guerra in alta quota. C’era da aspettarselo, da quando s’è diffusa la voce di uri reality show da girare addirittura sul Monte Bianco, che approderà in autunno su Raidue. Quattordici personaggi del jet set che si improvvisano alpinisti e si sfidano sul “tetto d’Europa”, accompagnati dalle guide alpine valdostane. Nessun cenno sul sito della casa di produzione Magnolia e bocche cucite, col pretesto delle ferie, negli uffici milanesi. Qualcosa di più sul blog della conduttrice Caterina Balivo, che venerdì ha postato una sua fotografia in val Ferret e nelle settimane scorse ha ammesso di essere «pronta con le scarpe da trekking, punto. Lo scoprirete su Raidue e valuterete». Ma i pochi riferimenti fatti trapelare finora sono bastati a scatenare la reazione della commissione per la Tutela ambiente montano del Cai di Piemonte e Valle d’Aosta, che ha bocciato “Montebianco” così dovrebbe infatti chiamarsi il programma con due pagine di fuoco. «Stiamo veramente rasentando la follia, perdendo il buon senso e il rispetto per la montagna», così parte il comunicato che poi prosegue così: «Si dovrebbe utilizzare la montagna per dare informazione e aiutarci a darla in maniera esaustiva con un occhio di riguardo al rispetto ambientale per salvare il salvabile e non per farne ulteriore palcoscenico al fine di fare “audience” e dare spettacolo ai telespettatori che l’adrenalina la cercano soltanto comodamente stravaccati in poltrona?»

Una stroncatura totale e preventiva, quella del Cai, che non risparmia nemmeno i professionisti della montagna: «Ci pare anche un po’ azzardato che le guide alpine si prestino a condurre dei vip per permettere loro degli show in alta quota, perché pur essendo un corpo professionale a disposizione di chi pratica l’alpinismo serio, mai si rovinerebbero l’immagine per condurre dei neofiti a giochere ilare sui ghiacciai»

Ma le guide valdostane non ci stanno, anche se alla richiesta di Magnolia in molti hanno polemizzato, dentro le undici società della Vallée, e il neopresidente di quella di Courmayeur, Giulio Signò, sottolinea seccamente di essersi astenuto sulla scelta: «Non ne ho voluto sapere nulla». Guido Azzalea, presidente dell’Uvgam, l’unione che raccoglie le associazioni, difende però il proprio lavoro: «Ho partecipato come responsabile della sicurezza e per contratto non posso rivelare nulla. Ma voglio e posso dire che quel che scrive il Cai è sbagliato. Si parla di montagna senza tirare in mezzo morti, tragedie, valanghe, incidenti, ma dandone un’immagine positiva. Per la produzione hanno lavorato dieci guide e nessuno tra loro si è fatto male, se è questo che si vuole sapere» . Più loquace Anna Torretta, alpinista di alto livello, guida di Courmayeur notissima per la sua scelta di una via femminile alla professione: «Non possono metterci sotto accusa semplicemente perché abbiamo accompagnato “vip” in quota: portiamo sempre persone in montagna. È vero ciò che dice Azzalea: per una volta che sulla montagna viene fatta una cosa divertente, noi abbiamo accettato di esserci. Anzi, credo che la nostra presenza potrà contribuire a non fare di “Montebianco” il solito reality ».

Nessun timore di contestazioni plateali durante le riprese?

«Ma sono già finite!», risponde lei. «Abbiamo cominciato a inizio luglio e sono durate tre settimane. Tutto finito, ormai, anche perché altrimenti non avrei potuto rispondere al telefono. Abbiamo bivaccato per venti giorni in val Ferret, dove il cellulare non prendeva». Chi c’era? «Questo non lo posso dire, ma qualche nome è già uscito». Per il momento si sa che in cordata sui ghiacciai si sono incamminati, tra gli altri, il comico Enzo Salvi, l’attrice Jane Alexander, l’ex calciatore Gianluca Zambrotta, il giornalista Filippo Facci, la cantante Arisa. «All’inizio erano molto distaccati, non capivano di cosa si trattasse», prosegue ancora Torretta. «Poi hanno apprezzato. Ed erano le guide a decidere che cosa si poteva fare o no» . Siete arrivati in cima al Bianco?

«Non posso dirlo, però ci sono ghiacciai, c’è l’arrampicata su roccia, l’escursionismo. Tutto ciò che si può fare in montagna. Sarà un bello spettacolo, lo dico da guida. Io mi sono divertita».