Pubblicato il 27/07/2015, 16:32 | Scritto da Tiziana Leone

Una volta le showgirl si scannavano per una prima serata, ora per condurre le trasmissioni calcistiche

Una volta le showgirl si scannavano per una prima serata, ora per condurre le trasmissioni calcistiche
A chi non capisce niente di calcio, la guerra per la conduzione di una trasmissione sportiva appare piuttosto assurda. Attrici respinte al mittente, giornaliste in guerra tra loro. Ma una volta non si lottava per un posto alla Lotteria Italia, a Sanremo o a Miss Italia?

Immaginate per un momento, voi che vivete di calcio, di non sapere niente di calcio, di svegliarvi una mattina e credere che Tiki Taka sia il nome di una giostra del Luna Park, la Domenica sportiva il titolo di un giornaletto che regalano in edicola per santificare le feste, Il processo del lunedì quello che si svolge in una qualsiasi aula di tribunale italiana, dove nessuno sciopera e Diletta Leotta quella che ancora ci dice se piove, c’è sole, è nuvoloso o magari arriva la tempesta perfetta. Bene, ora che il vostro cervello è ripulito, osserverete il mare magnum di trasmissioni sportive che affollano la nostra televisione con un occhio diverso. C’è Cristiana Capotondi che vorrebbe condurre la Domenica Sportiva, ma i giornalisti di Rai Sport non condividono, perché lei è quella che non sa nemmeno recitare nelle fiction, figuriamoci condurre un programma sul calcio. C’è Diletta Leotta data per sostituire l’incintissima Ilaria D’Amico su Sky, ma non si può passare dal «domani sono previste ingenti nevicate» all’impegnato e filosofico dibattito calcistico senza passare per il via. C’è Paola Ferrari che torna a condurre non si sa bene quale trasmissione di calcio in casa Rai, dopo un anno passato a insultare via social la poveraccia che aveva osato usurpare la sua poltrona. La quale poveraccia di cui voi non esperti di calcio non ricordate neanche il nome è finita a fare le interviste pre-post-durante partita nei salottini allestiti a bordo campo dall’universo mondo televisivo. E poi come dimenticare Simona Ventura, nata in tv grazie al calcio e disposta a tutto pur di tornare là da dove era partita?

Ecco, voi inesperti di calcio che guardate quasi con schifo tutti coloro che vivono attaccati alle mutande di esaltati pronti a concedersi un bel tatuaggio dopo ogni goal non vi spiegherete come mai un tempo le signore della tv si scannavano per condurre il sabato sera, Miss Italia, Sanremo e persino il gioco dei pacchi e ora invece sono pronte a uccidersi per un programma sportivo. Una volta smaniavano per dare i numeri della Lotteria, ora per dare i risultati delle partite, una volta sognavano di ospitare l’attore americano, ora di avere il calciatore africano, una volta si arrabbiavano se non concedevano loro l’abito della maison Valentino perché costava troppo, ora perché non concedono loro il collegamento via satellite con la Papua Nuova Guinea per seguire il campionato di calcio locale. Mi rendo conto che sebbene sani di mente perché ripuliti di ogni elemento calcistico tutto ciò risulti incomprensibile, quindi tornate serenamente a interessarvi di quel che rotola insieme al pallone. Probabilmente nel mentre rotolerà anche la testa di qualche conduttrice.

Tiziana Leone

(Nella foto Cristiana Capotondi)