Pubblicato il 03/04/2015, 16:32 | Scritto da Andrea Amato

SOCIAL TV: L’ESEMPIO VINCENTE DI FRANCESCO FACCHINETTI NELLA PROMOZIONE DI “THE VOICE”

SOCIAL TV: L’ESEMPIO VINCENTE DI FRANCESCO FACCHINETTI NELLA PROMOZIONE DI “THE VOICE”
Twitter e Facebook fanno bene alla televisione? Sì, se usati con intelligenza e creatività, altrimenti è meglio lasciar perdere. Ecco due esempi virtruosi: #teamfach e “Isola dei Famosi”.

Se il grande dilemma della televisione anni ’90 era «chi ha ucciso Laura Palmer?», mentre nei primi anni 2000 «Berlusconi compra Murdoch o viceversa?», ai giorni nostri, invece, l’unica domanda che tutti si pongono è: i social network servono alla tv? Difficile dare una risposta esauriente, certo è che più e più volte abbiamo visto programmi molto commentati su Twitter e Facebook registrare poi amari flop in Auditel. L’unica cosa certa è che se usati in maniera creativa, i social possono dare una mano alla brand awerness di una trasmissione, ovvero alla notorietà e alla consapevolezza di un determinato marchio televisivo. Soprattutto se si considera che solo a febbraio Nielsen ha contato 6,4 milioni di commenti sui social network dedicati alla tv.

La recente strategia social adottata da L’Isola dei Famosi, per esempio, integrata con il televoto, i contenuti extra e altre attività tipiche di questa area digital, hanno sicuramente sostenuto la campagna complessiva del programma, con inevitabili benefici anche per gli ascolti.

Ma l’esempio migliore che si può avere è quello di Francesco Facchinetti all’interno del talent show The Voice of Italy, nella promozione del Team Fach, ovvero la squadra che dirige insieme a sua padre Roby. Facchinetti (figlio) è da sempre molto attivo sul web e sui social network, sia personalmente, sia nelle sue attività di management e di scouting di personaggi, spesso fenomeni nativi digitali. Indipendente dalle attività social della trasmissione, il #teamfach dati alla mano nelle prime cinque puntate di blind audition ha raccolto numeri davvero impressionanti, battendo (di misura) anche J-Ax, fenomeno social nell’edizione dell’anno scorso. Nella media delle cinque puntate, l’average social score vede l’hashtag #tvoi (quello della trasmissione) avere il 44% dei commenti fatti, #teamfach il 20,1%, #axforismi il 18,4%, #noemi il 9,1% e #pelu l’8,5%. La forza di Facchinetti, esperto in materia, è quella di fidelizzare l’audience social con una serie di attività, post, video, immagini, meme e tweet non solo durante l’evento, la messa in onda della trasmissione, ma per tutta la settimana, rilasciando continuamente contenuti esclusivi per i suoi follower.

Quindi, tornando a monte: i social network fanno sì bene alla televisione, ma bisogna saperli usare con intelligenza e con un linguaggio adatto a stimolare engagement, ovvero la partecipazione degli utenti. Altrimenti, fidatevi, meglio risparmiare tempo e risorse e non aprire nemmeno gli account ufficiali.

 

twitter@AndreaAAmato

(Nell’immagine un meme con Roby e Francesco Facchinetti)