STRAVINCE DON MATTEO, MA SANTORO E XFACTOR FANNO IL BOTTO

In prima serata tra le generaliste Rai Uno batte seccamente Canale 5. Subito dietro Rai Due, Italia 1, Rete 4, La7 e Rai Tre, che precede di poco il talent su Sky a quota 750 mila ascolti.

Una sfida doppia, interna ed esterna. Tra le generaliste, la solita partita tra Rai e Mediaset, tra Canale 5 e Rai Uno. Ma ieri era fortissima come ogni giovedì l’offerta alternativa, con Servizio Pubblico in onda sul canale 504 di Sky (7,5% di share e 1,8 milioni sulle tv locali e il 2,07% di share e 505 mila ascolti su Sky Tg24) e sul robusto circuito di emittenti regionali e, sempre su Sky, con XFactor al vero esordio dopo le puntate dedicate alle audizioni. Sempre sulla pay satellitare proposte attraenti anche da Sky Cinema e da Fox. Un’offensiva aggressiva, quella del giovedì, a cui la tv tradizionale risponde come può. Utilizzando prodotti extra classici, rassicuranti, sicuri.

Don Matteo e Io canto. Una fiction di produzione che miracolosamente riesce sempre a raccogliere audience oceaniche e non deflette; che si accinge a divenire, per risultati e potenza del marchio, un prodotto storico della Rai e della televisione italiana, dello stesso peso di altri brand topici come la Piovra o Montalbano. Dall’altra parte della barricata un format ‘replicante’ che dopo i successi raccolti, addirittura inattesi nelle proporzioni ad un certo punto, ora si mostra improvvisamente, repentinamente liso, in calo di appeal presso il proprio pubblico di riferimento.

Anche ieri il risultato è stato netto ed inequivocabile: Don Matteo raggiunge quota 7,3 milioni e 24,72% con il primo episodio e 7,1 milioni e 28,54% di share con il secondo, mentre Io Canto si ferma sulla soglia dei 3,9 milioni di ascolti con uno share del 15,82%.….

È andata così anche se la rete guidata da Massimo Donelli aveva fatto di tutto per irrobustire il programma. Da Gerry Scotti c’erano Claudio Baglioni e Alessandra Amoroso, il celebre musicista inglese Geoff Westley. Ed era più vivace del solito la giuria guidata da Claudio Cecchetto. 

Come sono andate le altre generaliste? Rai Due che mandava in onda alcuni episodi inediti della sesta stagione di Criminal Minds ha ottenuto, nell’ordine: il 7,5% di share e 2,2 milioni di ascolti con il primo episodio; 2,5 milioni e 8,8% di share con il secondo; 1,8 milioni e 7,355 di share con il terzo.

Italia 1, invece, puntando sul film comico Agente Smart casino totale, ha raccolto molto meno: il 6,3% di share 1,8 milioni di ascolti.

 Rai Tre e Rete 4 si confrontavano con due film: sulla rete pubblica Bad Company Protocollo Praga è stata una catastrofe: ha ottenuto il 3,37% di share a quota 900 mila ascoltatori, mentre l’emittente cadetta di Cologno raggiungeva con Blood Diamonds quota 1,3 milioni e 5,14% di share, appena sopra il risultato de La7.

A sentire più di tutti il confronto con Santoro era PiazzaPulita, il talk condotto da Corrado Formigli in onda su La7. Al primo scontro era sceso al 4%, al secondo era risalito al 6%. Alla terza partita Formigli ottiene il 5,02% a quota 1,1. Santoro è andato bene, è andato molto bene X-Factor che a quota 750 mila ha sfiorato il risultato di Rai Tre.

Scontro tra i tg: il Tg1 ha ottenuto 5,8 milioni di ascoltatori con il 21,74% di share; il Tg5 ha ottenuto 5,5 milioni di ascoltatori con il 20,96% di share; il TgLa7 ha ottenuto 2,7 milioni di ascoltatori e il 10,32% di share.

Access prime time: Striscia (7,1 milioni e 24,15%) batte I soliti ignoti (5,5 milioni e 18,5). Qui Radio Londra al 16,6% con 4,7 milionie Otto e mezzo al 6,67% con 1,9 milioni.

Preserale: L’Eredità ottiene il 21,55% di share e 5,2 milioni, Bonolis risponde con Avanti il primo a quota 3 milioni e 17,65% e e Avanti un altro a quota 4,4 milioni e 20,7% di share.

Emanuele Bruno

(Nella foto Terence Hill in Don Matteo)